
Raccolte quasi tremila firme per Allende e la battaglia non si ferma
Sono più di duemila le firme raccolte online e 800 quelle depositate in comune dagli organizzatori della petizione contro il cambio di intitolazione del palazzetto dello sport Salvador Allende. Una mobilitazione che non si vedeva da anni e che non è al momento servita a far cambiare idea alla destra di Cinisello Balsamo, che ha votato e approvato, dopo una lunga maratona in aula, la nuova intitolazione del palasport a Giorgio Armani.
Tuttavia la partita potrebbe non essere chiusa. I tanti sottoscrittori dell’appello, che hanno anche affollato il consiglio durante le tre sedute in cui si discuteva la proposta di Fratelli d’Italia, sperano che ora intervenga la prefettura per impedire l’esecuzione dello sfratto ad Allende. Secondo la norma vigente (Articolo 10, comma 1, della Legge 23 giugno 1927, n. 1188) vie, piazze e luoghi pubblici possono essere intitolati a persone decedute da almeno dieci anni. E non è il caso di Armani, deceduto nel settembre scorso. Per ottenere una deroga il comune deve fare richiesta al Prefetto, il quale deve ottenere il via libera del ministero dell’Interno.
Altri confidano nella famiglia dello stilista, che potrebbe esprimere un dissenso, che non è vincolante ma metterebbe la giunta in serio imbarazzo nel procedere con la nuova intitolazione. Nei giorni scorsi, tra i vari appelli e lettere che sono circolate da parte di associazioni e semplici cittadini, una era aperta agli Armani. Vedremo se sarà accolta.


