11 Luglio 2025

Il giornale di Cinisello Balsamo e Nord Milano

E ora Ghilardi attacca il Pride. Un altro scivolone social per il sindaco

Continua a far discutere il sindaco di Cinisello Balsamo per le sue uscite social, che ultimamente strizzano l’occhio al sovranismo in stile Vannacci. Perché questa volta, dopo la Festa de l’Unità e i “comunisti rosiconi”, Giacomo Ghilardi ha preso di mira il “Pride”. O meglio il Gay Pride, come lo chiama lui, in quel di Padova, dove un poster con un ragazzo truccato sembra infastidirlo particolarmente. Così come quei sindaci che, aderendo alla manifestazione, sfilano con la fascia tricolore.

“Manifesti con uomini truccati per “decostruire la mascolinità”, ma anche sindaci con fascia tricolore ai Gay Pride. Quando le istituzioni si piegano a un’ideologia politica, il rispetto delle regole diventa a senso unico”, scrive Ghilardi.

“Se un sindaco di centrodestra sfilasse con la fascia a una manifestazione non istituzionale, scoppierebbe il caso. Ma a sinistra tutto è concesso. Non è rispetto della libertà: è uso politico delle istituzioni. La libertà è di tutti, non proprietà di una parte. E va tutelata proprio evitando queste derive”.

Una polemica che, a giudicare dalle riposte apparse sotto il suo post, sembra del tutto incomprensibile ai più. Nella quasi totalità di chi si è preso la briga di commentare l’ennesima presa di posizione di Ghilardi, emerge contrarietà. C’è chi gli chiede di limitarsi a fare il suo lavoro di sindaco, chi gli ricorda semplicemente che il Pride non è di sinistra né di destra e chi sottolinea come il sostegno di un sindaco al corteo della comunità LGBTQ+ non è altro che un atto di partecipazione al fianco di cittadini come tutti gli altri.

Redazione "La Città"

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