
A Bresso un’altra estate senza piscina. Quella comunale chiusa da ormai 4 anni
Continua a rimanere chiusa la piscina comunale “Paolo Foglia” di Bresso, anche questa estate. E’ ormai in disuso dal 21 dicembre 2021 per il fallimento della società Gestisport, e attende ancora una concreta riapertura. Non si è trattato di un semplice stop temporaneo, come la giunta di destra ha cercato di far intendere, ma di una situazione che si trascina da quasi 4 anni.
A febbraio 2022 la prima gara d’appalto andò deserta, nonostante l’interesse iniziale di 17 operatori. Nell’estate 2022 venne aperta una seconda gara, con termine al 5 settembre, ma senza esito positivo. A giugno 2023 il Comune acquisì gli impianti — compresa la centrale termica — e preparò un nuovo bando con l’obiettivo di riaprire entro settembre
Il 1° febbraio 2024 fu siglata la concessione tramite contratto con le società Eracle e ArtEdil (legate a Gianluca Zambrotta), che avrebbero avviato sopralluoghi, verifiche tecniche e cronoprogramma lavori entro sportivo venne affidato a Zambrotta fino al 2038.
Tuttavia, a più di un anno di distanza, l’apertura non è avvenuta e fonti locali confermano che le tempistiche sono “a data da destinarsi”, lasciando ampie incertezze agli utenti. E anche la politica locale chiede chiarezza: quanto manca ancora? Il Comune ha bisogno – dicono in tanti – di pubblicare un cronoprogramma concreto e rispettarlo, per restituire ai cittadini un presidio fondamentale per lo sport, la salute e la socialità.
“È evidente che questo secondo mandato è un disastro totale con un Paese ormai nel baratro. Lavori pubblici interminabili di cui non si sanno tempistiche, avanzamento dei lavori, nulla. Un Comune ormai trasformato in un cantiere con enormi disagi per tutti”, attacca il consigliere comunale del PD Federico Valieri, che aggiunge: “Il sindaco aveva promesso di riaprire la piscina, aumentare la sicurezza, ridurre l’abbandono dei rifiuti e persino di costruire uno skatepark. Per un po’ di tempo (nel primo mandato) fare gli influencer può anche pagare, ma poi i nodi vengono al pettine e ormai i cittadini Bressesi sono stufi di come è ridotta Bresso e di questa amministrazione”.