Caso extracosti per la M5. “Mancano i soldi, rischiamo di perderla”

Grande incertezza sul destino della M5 da Cinisello Balsamo a Monza con le sue cinque fermate, destinate a rivoluzionare il trasporto pubblico in città. Nonostante le svariate rassicurazione ad ogni livello istituzionale non sembrano, per il momento, state allocate le somme mancanti per dare inizio ai lavori della metropolitana lilla.

Mancano all’appello quasi 600 milioni di euro relativi agli extracosti, ovvero una cifra in più rispetto al miliardo e 300mila euro previsto per la realizzazione dell’opera, che per il momento non si vede. Nonostante l’impegno a parole di Regione Lombardia che ha annunciato tempo fa un tavolo con il governo per ottenere il necessario e procedere.

E nonostante la posizione unitaria del comune di Cinisello Balsamo, dove giunta e opposizioni hanno votato un unico documento per mantenere inalterato il progetto, non rinunciare a nessuna fermata e non procedere con lavori a lotti separati, come qualcuno aveva proposto.

Ma a Cinisello la politica torna a litigare con la tensione alle stelle dopo l’intitolazione di una piazza a Sergio Ramelli e le polemiche sul 25 Aprile con uno strascico di veleni che oggi il segretario PD, Andrea Catania, denuncia mentre torna sul caso extracosti: “Mentre la destra esce con comunicati tragicomici, in cui lancia al Partito Democratico Cinisello Balsamo e al sottoscritto accuse deliranti, la nostra città rischia di perdere il prolungamento della metropolitana M5”.

“Signor Sindaco, avete votato la proposta del Gruppo Consiliare PD Cinisello Balsamo in Consiglio Comunale di fare pressione sul governo affinché sblocchi questi fondi.  Vogliamo muoverci insieme in Parlamento per chiedere al ministro Salvini una risposta urgente? Noi se si mettono in prima linea i bisogni della città ci siamo, non nascondete la testa sotto la sabbia”