30 Aprile 2025

Il giornale di Cinisello Balsamo e Nord Milano

25 Aprile, i civici criticano il sindaco. “Antifascismo è amore per la libertà”

Il 25 aprile continua a fare discutere a Cinisello Balsamo. E fa discutere il discorso che il sindaco Giacomo Ghilardi ha pronunciato nella celebrazione ufficiale, tra fischi e interruzioni dopo aver deliberato di togliere la parola all’ANPI, la prima volta dopo 80 anni. Ghilardi ha poi affidato a social e giornali il testo del discorso, polemizzando con chi non gli ha permesso di leggerlo in tranquillità.

Sulla vicenda torna oggi, giorno dell’intitolazione di una piazzetta a Sergio Ramelli, Cinisello Balsamo Civica che analizza e critica profondamente le parole del primo cittadino.

“Con la Liberazione dal nazifascismo e celebra la nascita della democrazia. È una giornata che appartiene a tutti, ma che ha un fondamento chiaro: la scelta di essere contro la dittatura, contro l’oppressione, contro l’odio. Per questo ci ha colpito e preoccupato una parte centrale del discorso pronunciato dal Sindaco di Cinisello Balsamo durante la celebrazione ufficiale”, dicono i civici.

“Il Sindaco ha invitato i cittadini a “superare il prefisso ‘anti'”, spiegando che “il linguaggio dell’antagonismo è utile in guerra, non nella democrazia” e proponendo di fondare l’identità collettiva non più sull’essere “contro”, ma sull’essere “per” qualcosa: “per la libertà, per la giustizia, per la dignità, per l’uguaglianza”. Parole che, prese da sole, possono sembrare un invito alla pace e all’unità. Ma in una giornata come il 25 Aprile, questo tipo di messaggio finisce per annacquare la verità storica”, continua la nota.

La Liberazione – affermano i civici – non fu un generico “essere per la libertà”: fu, prima di tutto, una scelta di campo contro il nazifascismo, contro la barbarie della guerra, contro la cancellazione delle libertà fondamentali. Non esiste un 25 Aprile senza antifascismo. Non esiste democrazia senza la capacità di riconoscere che alcune cose devono essere rifiutate con forza: le dittature, il razzismo, la violenza politica.

“Quando il Sindaco afferma che “il linguaggio dell’antagonismo è utile in guerra, non nella democrazia”, rischia di dimenticare che la democrazia italiana è nata proprio da una guerra di liberazione, una guerra in cui fu necessario scegliere da che parte stare. E da quella scelta nasce la Costituzione che oggi ci garantisce libertà di parola, di pensiero, di partecipazione. Una Costituzione che, non a caso, rifiuta in radice ogni forma di fascismo, come dice chiaramente la XII Disposizione finale: “È vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista.”

Anche in altri passaggi del discorso, il Sindaco – secondo Cinisello Balsamo Civica –  ha sottolineato che “la memoria deve unirci nella condivisione dei valori di libertà” e che la Resistenza “non fu proprietà di parte”. È vero che alla lotta di liberazione parteciparono donne e uomini di idee diverse. Ma furono uniti dalla stessa scelta politica contro il nazifascismo.

Cancellare questo elemento, o renderlo neutro, significa tradire la complessità e il coraggio di quella stagione storica. Francesco Graziano, coordinatore della nostra lista civica, commenta così: “Il 25 Aprile non è un anniversario qualsiasi. È il giorno in cui ricordiamo chi ha avuto il coraggio di dire no alla barbarie, a costo della vita. Oggi come allora, non possiamo ridurre l’antifascismo a una semplice presa di posizione ‘contro’. È una scelta per la libertà e la dignità di tutti, senza scorciatoie, senza equivoci.”

Redazione "La Città"

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