
Petizione contro le quattro corsie di via Alberti. Lettera del comitato al sindaco
La giunta non retrocede sull’intenzione di portare a termine il progetto legato al raddoppio di via Alberti nell’ambito della realizzazione del supermercato nell’area ex Kanthal a Cinisello Balsamo. E resta alta la preoccupazione dei residenti riuniti in comitato che hanno inviato 1.800 firme raccolte al consiglio comunale per chiedere di fermare la prevista nuova colata di cemento proprio nella zona che costeggia il parco del Grugnotorto. Ed ora tornano alla carica con una lettera inviata al sindaco Giacomo Ghilardi.
“L’anno scorso abbiamo seguito con interesse le quattro sedute consiliari che hanno trattato l’argomento sopra indicato e abbiamo sperato nell’accettazione di quelle osservazioni presentate che proponevano la non realizzazione delle quattro corsie di Via Alberti”, scrive il comitato nella missiva.
“Ora, abbiamo raccolto più di 1800 firme tra gli abitanti dei due quartieri e in particolar modo nella zona che si affaccia sulla via. Molti dei concittadini che hanno aderito, hanno espresso la loro delusione nel fatto di non essere stati informati e coinvolti sia in sede di approvazione del progetto sia nella decisione della destinazione degli oneri di urbanizzazione”.
“Infatti, cresce sempre di più la preoccupazione relativa alla costruzione del raddoppio delle corsie della strada tra la rotatoria a nord di via Madre Teresa di Calcutta (dove sorgerà il nuovo punto vendita Iperal) e via Aldo Moro che impatterebbe pesantemente sull’ambiente circostante e le cui ragioni sfuggono alla maggior parte dei cittadini della zona”, afferma la lettera.
I firmatari della petizione sono preoccupati perché il raddoppio della strada non solo ridurrebbe il verde pubblico del parco, ma anche l’accesso ad esso diventerebbe estremamente pericoloso per pedoni e ciclisti. Altro lato da molti contestato è l’alto costo stimato per questa infrastruttura che corrisponde a 930.000 euro. Per molti si tratta di una spesa ingiustificata che non è affatto necessaria.
E quindi chiedono di scorporare la realizzazione dell’opera dal piano attuativo ex Kanthal e destinare le risorse ad altri progetti più utili ad ambiente e vivibilità dei quartieri. Come il prolungamento delle piste ciclabili già esistenti.