Tagli a welfare e case popolari. Ma, tranquilli, a Sesto arriva il Taser
Tagli significativi a tutte le voci di spesa nel bilancio del comune di Sesto San Giovanni in discussione in questi giorni, almeno stando a quanto denunciano le opposizioni di centrosinistra. Mancano fondi per il welfare, le case popolari ed anche, ma questa è una responsabilità del governo Meloni, per il prolungamento della M1 fino a Monza. Mancano tante cose, ma alla sicurezza non si rinuncia.
Così mentre il Partito Democratico si è visto respingere in aula dalla maggioranza di destra una serie di proposte per migliorare il bilancio, il sindaco leghista Roberto Di Stefano tira fuori dal cilindro il fatidico coniglio.
“Da oggi, le Forze dell’Ordine a Sesto potranno utilizzare il Taser, uno strumento fondamentale per garantire sicurezza e tutela ai cittadini. Un passo concreto per rendere la nostra città ancora più sicura e per supportare chi ogni giorno si occupa della nostra protezione”, scrive il primo cittadino sui social.
“La sicurezza non è uno slogan, ma un impegno reale e quotidiano. Per noi viene sempre prima di tutto! Nonostante il voto contrario dell’opposizione a Sesto non si arretra di un passo: dalla parte dei cittadini onesti e delle Forze dell’Ordine”, aggiunge Di Stefano, che non rinuncia a prendersela ancora una volta con la sinistra.
La stessa sinistra che ha denunciato la scarsa attenzione del comune verso i temi del welfare. Come la grave situazione abitativa, aggravata dal recente sgombero e vendita della storica casa albergo sestese, che dava assistenza e ricovero per i più poveri. E che oggi non esiste più. Però la polizia locale girerà armata di Taser.