6 Dicembre 2024

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Scompare Licia Pinelli, una vita alla ricerca della verità sulla morte del marito

E’ morta Licia Rognini Pinell, vedova dell’anarchico Giuseppe Pinelli, accusato ingiustamente della strage di Piazza Fontana. Era nata nel 1928 a Senigallia (Ancona) ma si era trasferita quando aveva due anni a Milano dove ha sempre vissuto. Lascia le due figlie Silvia e Claudia. Da quasi 60 anni alla ricerca della verità sulla morte di suo marito, Licia Pinelli era stata nominata nel 2015 commendatore al Merito della Repubblica da parte del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che nel 2009, in occasione della Giornata della memoria delle vittime del terrorismo, la invitò al Quirinale con Gemma Capra, vedova del commissario Luigi Calabresi. 

Quest’anno, in occasione della Manifestazione del 12 dicembre a ricordo della strage di Piazza Fontana ed in occasione della morte del Partigiano Pino, l’ANPI milanese aveva deciso di consegnare a Licia la tessera ad Honorem.

“Purtroppo, la sua scomparsa impedirà questa nostra decisione. La Segreteria e l’ANPI tutta si stringono attorno alla famiglia in questo triste momento. Un forte abbraccio a Silvia e Claudia”, scrive il Presidente di ANPI provinciale Primo Minelli.

Licia Rognini e Giuseppe ‘Pino’ Pinelli si erano sposati nel 1955, dopo essersi conosciuti 3 anni prima a un corso di esperanto a Milano. Dopo la morte del marito la notte tra il 15 e il 16 dicembre del 1969, Licia Pinelli ha combattuto una lunga battaglia giudiziaria per arrivare alla verità sulla morte della “18/a vittima innocente” di Piazza Fontana, come si legge sulla targa del Comune di Milano posata nel 50esimo anniversario della strage. Dopo oltre dieci anni di silenzio, raccontò la sua storia in “Una storia quasi soltanto mia’, libro scritto con lo storico fondatore di Radio Popolare Piero Scaramucci. 

Redazione "La Città"

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