6 Dicembre 2024

Il giornale di Cinisello Balsamo e Nord Milano

MuFoCo, presto anche il ministero della Cultura tra i soci

Buone notizie per il Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo. Che entra nei programmi ministeriali e che il neo titolare del dicastero, Alessandro Giuli, è intenzionato ad inserire da protagonista nel progetto sulla fotografia, come annunciato dal suo discorso di insediamento.

Esulta il sindaco Giacomo Ghilardi: La nostra Amministrazione si è impegnata come non mai per valorizzare il Museo, riconoscendone l’importanza e l’unicità. Il lavoro di questi ultimi anni ha dato al Museo una vera e propria anima, la nostra attenzione è massima e in Giunta abbiamo approvato il nuovo statuto che ora arriva all’approvazione del Consiglio comunale. Tutti tasselli che portano all’inizio di una nuova fase, volta a una gestione che valorizzi fattivamente il patrimonio culturale cittadino. Il riconoscimento come Museo Nazionale porterà del resto un valore aggiunto significativo alla nostra comunità”. 

Tale riconoscimento e valorizzazione – afferma il comune in una nota – è in linea con la delibera approvata ieri della Giunta comunale riguardante lo Statuto del Museo. La stessa Giunta, già nel mese di febbraio, si era espressa nel voler consolidare il progetto culturale legato alla Fondazione MuFoCo, approvando, insieme al Ministero della Cultura e alla Città Metropolitana di Milano, lo schema di accordo di valorizzazione della Fondazione stessa e avviando l’iter per la sottoscrizione della modifica dello Statuto, al fine di consentire l’ingresso del Ministero della Cultura tra i soci. Un passo che vuol dire incremento dell’offerta culturale nazionale nel settore della fotografia, potenziamento dell’offerta museale e ulteriore strumento di tutela del patrimonio fotografico in possesso dei fondatori promotori: Comune di Cinisello Balsamo insieme a Città Metropolitana di Milano.

Del resto il Mufoco, il primo Museo pubblico in Italia dedicato alla Fotografia Contemporanea e all’immagine tecnologica (tuttora l’unico nel settore), nato 20 anni fa, è un patrimonio per la città ma anche per tutto il Paese. I lavori di rinnovo appena ultimati hanno rivisto in chiave più “contemporanea” i 2.400 metri quadrati della sede, all’interno di Villa Ghirlanda Silva. Tre piani espositivi, inclusivi di bookshop e spazio educativo; laboratori di catalogazione; archivio climatizzato; biblioteca e area di consultazione. Un concept per fruire al meglio non solo delle mostre, ma anche dell’archivio di oltre 2 milioni di opere di un migliaio tra artisti italiani e internazionali e decine di migliaia di immagini digitalizzate provenienti da 40 fondi fotografici.

Redazione "La Città"

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