13 Dicembre 2024

Il giornale di Cinisello Balsamo e Nord Milano

Falcone-Borsellino e l’aeroporto “Berlusconi”. L’inspiegabile doppiezza leghista

di Alberto Galli

Ha suscitato non poco scalpore – per non dire indignazione – la notizia dell’intitolazione di uno dei tre aeroporti lombardi a Silvio Berlusconi. Sarà per il riecheggio delle figuracce nei consessi internazionali, per le condanne in via definitiva per frode allo Stato, per le decine di leggi ad personam o per il fatto che il nome “Berlusconi” compaia ancora sul simbolo di una forza politica, ma ad avvalorare l’inopportunità di una scelta del genere, oltre che la divisività della figura, sono anche le modalità con cui la stessa è stata portata avanti. Prima l’iniziativa unilaterale del presidente dell’Enac, poi l’avvallo del ministro Matteo Salvini nella smania di intestarsi il merito dell’operazione, forse nel tentativo, piuttosto maldestro e neanche troppo riuscito, di sottrarre la scena mediatica alla Presidente del Consiglio più che in una reale convinzione di fondo. Un risultato controverso che ha finito per generare polemiche, malumori e scontenti ma soprattutto divisioni all’interno del paese e di cui non se ne sentiva proprio il bisogno.

Parallelamente, lo scorso venerdì 19 luglio cadeva il 32° anniversario della strage di Palermo che nel 1992 vedeva l’assassinio, per mano di Cosa Nostra, del magistrato Paolo Borsellino e dei cinque uomini della sua scorta, fatto consumato a meno di due mesi dall’assassinio del collega e amico Giovanni Falcone, il 23 maggio dello stesso anno. Anche Cinisello Balsamo ha ricordato i due magistrati con una piccola cerimonia nel foyer dell’Auditorium del centro culturale Il Pertini, alla presenza dei rappresentanti delle forze dell’ordine e dei rappresentanti delle istituzioni, con il primo cittadino Giacomo Ghilardi, il Senatore Sandro Sisler, diversi Assessori e Consiglieri comunali.

Nel suo modesto discorso, il Sindaco ha rimarcato più volte “la scelta tra bene e male” che ciascuno ha di fronte mentre su una stampa affissa all’ingresso dell’auditorium veniva riporta la celebre frase “Chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una sola volta” pronunciata da Borsellino.

Nell’insieme di questo quadro si percepisce una certa distanza e doppiezza da fare impressione: da una parte lo spaccato Salvini/Ghilardi, sotto lo stesso partito della Lega, a vivere da opposti, nelle rispettive cariche istituzionali, l’intitolazione di Malpensa a Berlusconi il primo e – notizia di questi giorni – il lancio di una raccolta firme per intitolare una Via o Piazza cittadina ai due magistrati del secondo. Da un’altra lo spaccato abissale tra le figure di Falcone e Borsellino e quella controversa dell’ex cavaliere, che in comune non hanno proprio nulla se non, da qualche giorno e per dirla con una battuta amara, il nome di un aeroporto italiano.

Ma più fra tutte a stridere è quella ambiguità di fondo, politica e non solo, di voler tenere insieme ciò che insieme non ci può stare e neppure ci dovrebbe. Falcone e Borsellino hanno data la loro vita per contrastare la mafia di Cosa Nostra, Berlusconi con la stessa mafia aveva una relazione poco chiara e per certi aspetti torbida mentre si trovava al governo del paese, come emerge anche dalla sentenza della Cassazione sulla condanna a Dell’Ultri, questo andrebbe sempre ricordato. I primi hanno servito lo Stato e le istituzioni, il secondo si è servito dello Stato e delle istituzioni.

Non è l’intitolazione di una via o di un aeroporto a fare la differenza, a cambiare ciò che qualcuno è stato, ha fatto e ha rappresentato, e però sulle contraddizioni di queste settimane andrebbero prese, sì scelte, ma più che tra “bene e male”, sulla storia: se la storia la si vuole rispettare oppure continuare a leggerne solo le parti che fanno piacere.

Redazione "La Città"

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Un commento

  • Quanta cattiveria c’è nel vostro animo x continuare a odiare una persona che è defunta ormai da più di un anno e poi dite agli altri che sono seminatori d’odio ma se se siete voi i primi a odiare e offendere qualsiasi persona che non la pensa come voi.Vergognatevi miserabili

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