ASA Basket centra l’obiettivo stagionale e resta in Divisione Regionale 1
Per ASA Basket del Coach Rossini, dopo la sconfitta nel penultimo turno dei “play in” del girone “Gold Est”, tutti gli scenari erano possibili. Possibilità di raggiungere i “play off” per la serie superiore, conferma della Divisione Regionale 1 o “play out” con rischio di retrocessione. La vittoria nell’ultimo turno del 17 maggio, contro la squadra del Treviglio, e le contemporanee sconfitte di Biassono e Sesto SG hanno permesso all’ASA di raggiungere il quinto posto del girone e la permanenza nella Divisione Regionale 1.
A Uberto Zani, dirigente responsabile di ASA Basket, alcune domande sulla stagione appena conclusa.
I “play in” del girone Gold Est si sono rivelati equilibratissimi e solo all’ultimo si è definita, positivamente, la classifica per la vostra squadra. Poiché il vostro obiettivo dichiarato era la salvezza e restare nella categoria, siete soddisfatti del risultato?
Vista il grande taglio sul numero di squadre in DR1, 48 retrocessioni su un lotto di 72 squadre, previsto dalla Fip (Federazione Italiana Pallacanestro), il nostro obiettivo primario era il mantenimento della serie ed entrare nel novero delle 22 Società riconfermate. Dopo la vittoria su Basket Treviglio, una certa soddisfazione tra le nostre fila era evidente.
C’è stato un punto del girone nel quale avete pensato che il piazzamento tra le prime tre era ancora possibile?
La squadra ha “girato” bene, nonostante qualche infortunio, Rizzi prima, out per tutta la stagione, poi Lucanto, rientrato dopo Natale e nella fase finale, Fumagalli. La fase di qualificazione ha visto un filotto complessivo di 17 vittorie su 22 partite con la conquista di un primo posto a pari merito con Agrate. I “play in” sono partiti con due vittorie importantissime contro le “corazzate” Pisogne e Gussola che, sicuramente han fatto venire l’acquolina e il sogno “play off” è parso raggiungibile. Poi gli avversari hanno cominciato a prendere le misure e siamo arrivati alla decisiva gara con Treviglio, loro condannati dalla matematica ai “play out”, ASA davanti al bivio, vittoria e probabile salvezza, sconfitta e di nuovo nel calderone “play out”. Il risultato finale ha visto ASA prevalere e grazie alle concomitanti sconfitte di Biassono e Rondinella Sesto, la salvezza si è concretizzata.
In complesso cosa c’è stato di positivo e di negativo nella vostra stagione?
La stagione della prima squadra si è conclusa e, oltre a mantenere la Serie, abbiamo continuato nella politica di valorizzazione dei nostri giovani, inserendo nelle rotazioni altri prodotti del settore giovanile, ad esempio Beretta. A tal proposito, la stagione del giovanile non è ancora conclusa, la squadra Under 19 cercherà di mantenere la DR3 (ex prima divisione), disputerà la semifinale Silver di categoria, altrettanto gli under 17. Tutte le squadre sono entrate nel tabellone finale del campionato Silver, mentre gli under 13 hanno guadagnato il nono posto Gold. Grosse negatività non possiamo trovarne. Qualche infortunio ha condizionato, a volte, assetti e rendimento. Sicuramente la “grande penalizzazione” è stata giocare l’intera stagione a “porte chiuse”. Con l’assenza del nostro caldo pubblico è venuta a mancare una spinta emotiva che poteva dare maggiori energie. Bastava una “migliore” collaborazione tra Direzione Lavori, Responsabile della sicurezza e ufficio preposto. Non c’è stata la minima apertura. Ora si ricomincia a lavorare alla ricerca delle risorse, anche economiche, che ci permettano di restare ai massimi livelli anche nelle stagioni a venire.