Storia di Luigi Sala tra sport, Stella Azzurra e giovani da educare
In questa pagina di storia locale a volte sono stati ricordati personaggi che hanno dato lustro alla città per l’impegno profuso nei confronti della comunità. Tra queste figure si inserisce a pieno titolo Luigi Sala che, sempre con il sorriso e la battuta pronta, ha dedicato molto del suo tempo ai giovani nell’ambito sportivo.
Cinisellese doc, è nato negli anni Quaranta in casa, in via Roma, accanto alla piazza principale di Cinisello, e in seguito ha vissuto in via Libertà. Dopo aver fatto il chierichetto, da ragazzo continua a frequentare gli ambienti cattolici locali, dapprima l’Oratorio e in seguito le ACLI. Per cinque anni trascorre tre mesi all’anno nella Svizzera tedesca, poiché il padre lavora là come operaio tornitore. I suoi ricordi di quel periodo sono legati al disagio di non riuscire a comunicare perché non conosce la lingua.
Inizia il suo percorso di studi nella scuola elementare cittadina. Successivamente, per poter continuare, come molti giovani di allora è costretto ad andare a Sesto San Giovanni o a Milano. Frequenta la scuola di Avviamento Professionale e l’Istituto Tecnico, iscrivendosi in seguito all’Università, Facoltà di Scienze Politiche. Però, appena terminato il ciclo delle scuole superiori, viene subito assunto dalla Tecnomasio Italiano Brown Boveri, dove inizia anche il suo impegno sindacale nella FIM CISL. Per lavoro viaggia molto in Italia, Germania, Inghilterra, Francia.
Si sposa con Marilina, con la quale avrà quattro figli, una femmina e tre maschi. All’Oratorio San Luigi conosce Giuseppe Gozzini, che diventerà il primo obiettore di coscienza cattolico. Anche Gozzini cresce nell’ambiente dell’Oratorio e della Cooperativa La Nostra Casa ed è inserito, anche se criticamente, all’interno di Azione Cattolica. In parrocchia organizza campeggi estivi, un giornalino, spettacoli teatrali e il primo cineforum cittadino di film impegnati. Già allora le sue posizioni e le sue azioni lo pongono come un elemento di innovazione in un mondo cattolico ancora legato a una visione conservatrice della società.
Gli amici, tra i quali Luigi, lo ricordano come una persona profonda che parlava solo di cose importanti, di politica, di filosofia e che rifuggiva dalle futilità. Quando subisce un processo per aver rifiutato la divisa militare in coerenza con la sua fede, ha contro gran parte del mondo cattolico (a parte figure come padre Balducci e don Milani), anche quello cinisellese, che contesta la sua scelta con un articolo sul giornale locale Luce. Segue una lettera di risposta dei suoi amici a suo sostegno, lettera che però non verrà mai pubblicata. Molti anni dopo, nel 2015, gli amici lo ricordarono con affetto in occasione di un’iniziativa pubblica organizzata dall’Amministrazione comunale.
L’esperienza più significativa nella vita di Luigi Sala è stata sicuramente la Stella Azzurra. Prima giocatore, poi allenatore, dirigente e infine presidente dal 1993 al 2016. Ha sempre affermato che il mondo sportivo è parte integrante della sua vita. L’ASD Stella Azzurra è nata nell'ottobre del 1956 per opera di un gruppo di giovani appassionati che aveva capito l'importanza dello sport nella formazione dei ragazzi. È inserita integralmente nel progetto educativo dell’Oratorio San Luigi di Cinisello Balsamo (Parrocchia Sant’Ambrogio) al fine di contribuire a una crescita umana e spirituale dei ragazzi, secondo lo spirito del Vangelo.
Una delle finalità dell’Associazione è la proposta costante dello sport quale strumento pedagogico ed educativo per le persone di ogni età, appartenenza etnica o religiosa. Finalità perseguita attraverso l’organizzazione di attività sportive dilettantistiche a carattere competitivo e non, nonché di attività didattiche per l’avvio, l’aggiornamento e il perfezionamento nelle discipline sportive. Il calcio è sempre stata l’attività principale, praticata sui campi della società, a cui negli anni si sono affiancati anche il calcio femminile, la pallavolo e il basket. Tante sono le esperienze vissute da Luigi, prima con i coetanei e in seguito, da adulto, con i giovani. Nel 2020 ricordava sul Gazzettino Metropolitano il famoso calciatore Pierino Prati, che aveva iniziato anche lui nella Stella Azzurra: “Il primo torneo a cui ha partecipato nella Stella Azzurra è stato un torneo di calcio a 7 del CSI a Sesto San Giovanni. Ricordo che lui voleva sempre giocare centravanti, per fare gol, ma era bravo anche di testa e quindi lo facevamo giocare in difesa. In quella squadra c’era anche Bruno Milanesi, che a sua volta passò nel Milan. Li alternavamo, facendo giocare un tempo a testa nel ruolo di centravanti”. Nell’ultimo anno della sua presidenza, Luigi Sala è presente con orgoglio alla cerimonia di consegna dell’onorificenza cittadina Spiga d’Oro alla Stella Azzurra ’56 e all’Unione Sportiva S. Pio XI Speranza, con le seguenti motivazioni: “In questi 60 anni di storia della ‘Speranza’ e della ‘Stella Azzurra’, sono innumerevoli i ragazzi cinisellesi e balsamesi che hanno indossato le divise con i loro colori sociali.
I progetti educativi e i principi guida di entrambe le Associazioni pongono al centro dell’esperienza sportiva la persona nelle diverse figure di atleta, allenatore, educatore, dirigente e genitore, ugualmente coinvolti, ciascuno per la propria parte, nell’opera di crescita. In questi anni la presenza di entrambi i gruppi sportivi è stata significativa non solo negli ambiti parrocchiali di appartenenza ma anche per il loro valore educativo, sociale, culturale in Città. Importante in diverse circostanze è il loro apporto nella prevenzione al disagio e nel supporto alla fragilità e disabilità”.
Per sedici anni, fino a dicembre del 2017, Luigi Sala è stato anche presidente della Consulta dello Sport, istituita nel 2001 su iniziativa dell’Amministrazione comunale e delle Associazioni sportive, allo scopo di promuovere la cultura e la pratica sportiva, soprattutto tra le giovani generazioni, ma anche per valorizzare al meglio le attività delle Associazioni stesse. In occasione della fine del suo mandato, gli sono stati riconosciuti dall’Amministrazione comunale molti meriti per il suo operato, per la sua integrità e onestà intellettuale e per aver assunto sempre un ruolo super partes nei confronti delle diverse Associazioni sportive cittadine.
Una vita piena di impegni, molti di più di quelli qui raccontati, e piena di amore per la propria città e soprattutto per i giovani. Luigi ha sempre avuto un’apertura mentale che gli ha permesso, quando la città è esplosa demograficamente, di accogliere tutti, anche i ragazzi delle famiglie che arrivavano dal Sud e che all’inizio vivevano con disagio l’integrazione in una nuova comunità. Probabilmente l’esperienza vissuta da ragazzo, quando si trovava nella Svizzera tedesca, lo ha aiutato a comprendere le loro difficoltà. Lo sport e l’inserimento in un’Associazione sportiva è stato un aiuto per questi giovani al fine di sentirsi parte di un nuovo contesto sociale, tanto che alcuni di loro ancora frequentano la Stella Azzurra, dando una mano o portandovi a loro volta figli e nipoti. Una scommessa vinta da Luigi, con tanto impegno ed empatia.