26 Luglio 2024

Il giornale di Cinisello Balsamo e Nord Milano

Case Aler, ascensore rotto da ottobre. Tornerà in funzione a maggio

Un ascensore fermo da ottobre dello scorso anno, inquilini esasperati a cui Aler, gestore del condominio di via Giolitti a Cinisello Balsamo, risponde che il guasto sarà riparato a maggio. Sette mesi dopo. E poi, nello stesso quartiere di Sant’Eusebio, il centro civico Cinque Torri appena riaperto che subisce subito un tentativo di furto. E’ la situazione denunciata dal segretario del PD Andrea Catania e le due consigliere comunali Sara Scebba e Mariarita Morabito che nei giorni scorsi si sono recati nelle case Aler.

“Ci siamo trovati di fronte a una situazione di abbandono da parte delle istituzioni. Aler per molto tempo non ha fornito alcuna tempistica e diversi inquilini con invalidità e disabilità o difficoltà motorie sono in seria difficoltà, come segnalato anche dall’associazione Gruppo Accoglienza Disabili. I tempi forniti da Aler per la riparazione sono comunque troppo lunghi, devono essere accorciati e ai condomini deve essere garantita una riduzione delle spese condominiali per i mesi in cui non hanno usufruito dell’ascensore”, dichiarano le consigliere Morabito e Scebba.

“Aler, che è emanazione diretta della Regione, non se la può cavare così: questa è la punta dell’iceberg di diversi problemi. Durante la visita abbiamo anche appreso che il nuovo Centro Civico delle 5 Torri recentemente riaperto grazie all’impegno delle associazioni del quartiere, ha già subito un tentativo di furto, non è accettabile!” proseguono Morabito e Scebba.

Il tema della sicurezza è stato oggetto più volte di proclami da parte del Sindaco ma, quando si tratta del ruolo di Aler, il primo cittadino secondo il PD diventa particolarmente silenzioso. “Ricordiamo tutti i titoloni di giornali in cui nell’ottobre 2020 quando il Sindaco vantava la firma di un nuovo protocollo di intesa tra Comune e Aler in tema di sicurezza urbana dove l’ente regionale si impegnava a realizzare un sistema di videosorveglianza nei propri caseggiati, collegato con il sistema comunale”, dichiara il segretario cittadino Andrea Catania.

“I cittadini che ci hanno incontrato ci hanno confermato che di queste telecamere non c’è traccia e che quegli impegni sono rimasti lettera morta! Come dimostra anche il caso dell’incendio doloso, è urgente che Aler rispetti gli impegni presi: chiediamo al Sindaco di verificare cosa è stato fatto e intervenire nei confronti della Regione, dove governa sempre la Lega, battendo i pugni!” prosegue Catania.

Il Partito Democratico chiede un cambio di passo: Sant’Eusebio non è solamente spaccio ma un quartiere ricco di volontariato che ha già dimostrato in passato come la partecipazione dei cittadini e un approccio integrato, che guardi non solo alla repressione ma soprattutto ai servizi di prossimità, alla cultura e all’educazione, può fare la differenza. Conclude la delegazione del PD “Al di là dei problemi specifici e contingenti, è necessario ripristinare il tavolo periodico tra inquilini, Associazioni, Aler e Comune. La richiesta è stata avanza a più riprese da parte di cittadini e realtà del quartiere, ma il Sindaco non ha mai dato un riscontro. Si tratta di uno spazio già attivato in passato dove raccogliere segnalazioni e suggerimenti e confrontarsi sulle azioni da intraprendere. Come altri tavoli, negli ultimi anni è stato lasciato morire dalla Giunta”.

Redazione "La Città"

Articolo precedente

Mufoco, una felice intuizione grazie all’intesa di istituzioni diverse

Articolo successivo

Lo “stupore” nelle serate a cura del Gruppo Prevenzione Dipendenze

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *