Un dibattito sul sogno della “fratellanza umana”
Il 4 febbraio 2019 Papa Francesco e il Grande Imam di al-Azhar Ahmad al-Tayyb firmavano ad Abu Dhabi il Documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune: un appello dalla portata storica per porre fine alle guerre e alla piaga del terrorismo e della violenza, specialmente quella rivestita da motivazioni religiose. Nello stesso anno anche a Sesto San Giovanni il Decanato e il Centro Islamico hanno sottoscritto quel documento, consegnandolo ai giovani, come “segno di impegni reciproco e verso la città”.
A cinque anni di distanza, le drammatiche vicende cui assistiamo interrogano in profondità quel testo e tutti noi: “la fratellanza umana” è destinata ad avere un sogno oppure è davvero l’unica medicina in questo tempo malato? Quali le strade da percorrere per recuperare, all’interno di società drogate di individualismo, la prospettiva di un “noi”? Le religioni sapranno davvero dare un contributo alla pace e alla riconciliazione tra le persone e i popoli? Cristianesimo e Islam, accanto all’Ebraismo e alle altre fedi, sapranno alimentare la speranza che, insieme, i popoli della terra possono costruire un futuro migliore?
Lunedì 5 febbraio 2024 alle 21.00 presso il Centro Culturale Islamico, in via Luini 1 a Sesto San Giovanni, si rinnova questo impegno ancora di più, per essere uniti e compatti per i diritti dell’uomo e per i diritti delle comunità con una serata promossa dal Decanato di Sesto San Giovanni e dal Centro Islamico di Milano Sesto insieme a Paolo Branca, docente di lingua e letteratura araba e di islamistica dell’Università Cattolica di Milano, e Abdullah Tchina, Imam del Centro Culturale Islamico di Sesto San Giovanni.