27 Luglio 2024

Il giornale di Cinisello Balsamo e Nord Milano

Ex Peano, il consigliere dem regista dell’accordo. “Pensiamo alle necessità dei giovani”

L’idea di trasformare lo stabile abbandonato dell’ex liceo Peano in uno studentato universitario circola dal 2019. A tirarla fuori dal cilindro fu la Città Metropolitana, proprietaria dell’immobile che pochi giorni fa è tornata a Cinisello Balsamo per sottoscrivere con il comune un protocollo d’intesa per la riqualificazione di alcuni stabili dismessi in città Uno strumento urbanistico che l’ex provincia di Milano ha esteso per tutti i comuni con un bando di interesse a loro rivolto, a cui Cinisello Balsamo ha risposto.

“Il pensiero nasce all’inizio del 2023 come delegato metropolitano alle politiche giovani e università avevamo iniziato a ragionare nel rapporto con università del tema casa per i giovani”, spiega Giorgio Mantoan, giovane sponente del PD e consigliere delegato di Città Metropolitana, che ha curato i dettagli dell’accordo. “Partivano dall’idea di creare nuove forme di housing innovativo per studenti ma anche per giovani lavoratori. Abbiamo così deciso di coordinare una regia che mettesse in fila le opportunità per i comuni che hanno bene dismessi da rigenerare, tenendo conto che, come nel caso di Cinisello Balsamo, il bene in questione è di proprietà della Città Metropolitana”.

E Cinisello ha risposto, nonostante le perplessità della giunta che nel 2019, davanti ad una proposta simile aveva lasciato passare del tempo e nonostante il fatto che il sindaco Giacomo Ghilardi, nel giugno scorso, prospettava un’altra soluzione per l’ex liceo abbandonato. Ora invece si è trovato l’accordo e lo studentato potrebbe davvero diventare realtà. Ma con quali investimenti? “Stiamo ragionando con Invimit (la società dello Stato che gestisce il patrimonio immobiliare pubblico nrd) che aveva proprio aperto un bando per cercare beni per realizzare studentati con fondi del PNRR”, afferma Mantoan, che aggiunge: “Ma non ci sono preclusioni perché oltre alla possibilità di fondi pubblici ci sono anche quelli dei privati. Staremo a vedere, il primo passo è fatto”.

Redazione "La Città"

Articolo precedente

Riapre il Centro Civico 5 Torri, punto di riferimento per Sant’Eusebio

Articolo successivo

Pochi i medici di famiglia. Proteste social e richieste di aiuto

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *