27 Luglio 2024

Il giornale di Cinisello Balsamo e Nord Milano

La Pace non unisce il Consiglio Comunale

di Alberto Abisso

In parecchie parti del pianeta e anche a Cinisello Balsamo rimane ancora inascoltato il famoso appello per vivere in un mondo senza armi nucleari del 9 luglio 1955 di Einstein – Russell che si può racchiudere in questa frase: “Come esseri umani ci rivolgiamo agli esseri umani: ricordatevi della vostra umanità e dimenticate il resto!”. Forse molte persone, si sono dimenticate delle fortissime e chiare parole di Papa Francesco in occasione del suo viaggio in Giappone a Hiroshima nel novembre 2019 e ribadite recentemente: “L’uso dell’energia atomica per fini di guerra è immorale, come allo stesso modo è immorale il possesso delle armi atomiche. Con convinzione desidero ribadire che l’uso dell’energia atomica per fini di guerra è, oggi più che mai un crimine, non solo contro l’uomo e la sua dignità, ma contro ogni possibilità di futuro nella nostra casa comune”.

Vogliamo lasciare Papa Francesco una voce che sola che grida nel deserto? Riteniamo davvero “non pericolose” le armi nucleari? Le nuove generazioni devono ancora vivere con gli arsenali pieni di armi nucleari? Con l’ansia e la paura che possono essere utilizzate o che succede qualche “incidente” o un errore che causerebbe morti, distruzioni, dolore infiniti?

A Brescia, capitale italiana della cultura 2023 insieme a Bergamo, in occasione dell’annuale “Festival della Pace”, è possibile visitare fino al 14 gennaio 2024 la mostra gratuita, multimediale, itinerante, organizzata da Senzatomica dal titolo “Trasformare lo Spirito Umano per un mondo libero da armi nucleari”.

Il 24 aprile 1975 l’Italia ha ratificato il Trattato di Non Proliferazione (TNP) e ha preso l’impegno (insieme agli Stati parte) per realizzare il disarmo nucleare, però non ha ancora firmato il Trattato Onu TPNW che è stato adottato a New York il 7 luglio 2017 con il voto positivo di 122 paesi su 124 presenti all’assemblea della Nazioni Unite.

Il Trattato per la proibizione delle armi nucleari ha come fine: il conseguimento della Pace con strumenti pacifici, il mantenimento della Pace come sicurezza internazionale, il principio dell’uguaglianza dei diritti e dell’autodecisione dei popoli, la cooperazione internazionale economica, sociale, culturale, umanitaria per rafforzare la Pace universale.

Quanto è espresso nel Trattato ONU hanno chiesto diverse associazioni cittadine insieme all’Équipe sociale e del lavoro decanale, attraverso una mozione inviata a tutti i Consiglieri Comunali (il 12 giugno 2023) con lo scopo di aderire alla campagna “Italia Ripensaci” che prevede di sollecitare il Governo a ratificare il Trattato. La minoranza ha voluto ascoltare la voce dei cittadini facendo propria la mozione, la maggioranza, invece, nella prima seduta consiliare, mentre un consigliere esponeva la proposta, è uscita dall’aula. Poi nella seduta successiva dell’11 dicembre 2023, non intendendo accogliere l’istanza, ha stravolto la richiesta con due emendamenti che, oltre ad annullare lo scopo della richiesta, rimandano, con teoriche intenzioni, ad altri l’impegno di affrontare un percorso per liberare il mondo dalle armi nucleari.

Quali strade percorrere insieme per cercare di raggiungere la Pace? Chi sono i costruttori di Pace? Ai cristiani il Vangelo proclama: “Beati gli operatori di Pace perché saranno chiamati figli di Dio”. Le operatrici e gli operatori di Pace sono coloro che rinunciano alla “autodeterminazione”, coloro che preferiscono “soffrire” piuttosto che infliggere “sofferenze” ad altre persone, coloro che vincono il “male” con il “bene”! Sono i “seminatori” di Speranza! La Speranza di vivere nella Pace senza mai usare armi, senza ricorrere ad alleanze militari, senza la supremazia degli interessi di parte. Speranza che si fonda sull’Amore, sull’amore per l’Umanità, sul dialogo, sul rispetto verso gli altri e verso la natura, sulla verità, sulla Pace.

Redazione "La Città"

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