8 Dicembre 2024

Il giornale di Cinisello Balsamo e Nord Milano

Il piano ex Kanthal e i rischi per il parco. Affollata l’assemblea dem

Simone Agostino

Mercoledì 15 Novembre il Partito Democratico di Cinisello Balsamo ha organizzato un evento al Salone Uniabita Di Via Leonardo Da Vinci 61, evento che ha visto la partecipazione di quasi 100 spettatori. All’evento moderato dal capogruppo PD Marco Tarantola con la partecipazione del neo segretario Dem Andrea Catania, si è parlato della fase in cui verte il progetto della costruzione del futuro Iperal. Lo scorso 28 settembre il Consiglio Comunale di Cinisello Balsamo ha adottato il piano attuativo dell’area Ex-Kanthal, situata tra le vie Leonardo da Vinci, Alberti e M.T. di Calcutta, con la previsione di una bonifica dell’ex area produttiva e la realizzazione di un nuovo supermercato.

Si tratta di un progetto che non è stato ancora presentato pubblicamente in città e che è stato gestito dall’Amministrazione Comunale senza informare cittadini e associazioni sulle ricadute per il quartiere. Questo evento è stata l’occasione per provare a ricostruire una fotografia del quartiere con ipotetici rendering e dati catastali da parte della minoranza. In particolare, se da una parte il progetto ha il pregio di riqualificare un’area dismessa da quasi 20 anni, dall’altro presenta numerose ombre, in particolare il raddoppio di via Alberti, scelta non giustificata dai flussi di traffico attuali e futuri che costerà circa 1,1 milioni di euro che potevano essere utilizzati in modo diverso. Inoltre, durante il dibattito in Consiglio Comunale, la Giunta ha motivato la scelta anche in virtù della futura realizzazione della cosiddetta “campana”, che, da Nova Milanese, si innesterebbe sulla nuova rotatoria che verrà realizzata in via Alberti passando nel Parco del Grugnotorto dietro l’abitato di Sant’Eusebio.

Si tratta di un intervento che porterà traffico e disagi nel quartiere e che consumerà aree che oggi sono parco. Gli abitanti del quartiere presenti hanno manifestato disagio e preoccupazione non tanto per l’ipermercato in sé che avrebbe dei lati anche occupazionali positivi ma dall’altra faccia della medaglia vedrebbe creare una concorrenza alle poche rimaste botteghe di quartiere come quelle del complesso del Sole di Via Brunelleschi, quelle di Borgomisto o quelle di Sant’Eusebio. Tra i problemi esposti alcuni hanno evidenziato come ci siano già nel raggio di pochi km qualcosa come 8 supermercati: In’s Mercato e Gigante nella zona Alessandrina, Sigma di Sant’Eusebio, Crai e In’s Mercato di Borgo Misto, Lidl  di Muggiò e di  prossima apertura Banco Fresco di Muggiò.

L’area oggetto della proposta di Piano Attuativo è posta all’intersezione della via Leon Battista Alberti con la via Madre Teresa di Calcutta e la via Leonardo da Vinci.  Il futuro Iperal, secondo la ricostruzione, dovrebbe attestarsi sui 2500 metri quadri di attività commerciale includendo anche un bar con all’esterno un parcheggio con circa 320 posteggi. Attualmente vi è un contenzioso legale tra Comune e proprietà sull’eventuale futura costruzione di un parchetto che farebbe da confine naturale alle villette a schiera su Via Alberti subito dopo la fermata della 728 direzione rotonda via Risorgimento (728 linea Cusano-Milano Bignami).

Un altro grave problema sarebbe quello che nella rotonda che verrà costruita per facilitare gli ingressi nel supermercato che sorgerà non all’incrocio Alberti-Donatello ma subito dopo in direzione della curva della ciclabile dove vi è l’attuale spartitraffico dove si affacciano parallelamente su entrambe le carreggiate le fermate della 728. Essa, infatti oltre a costare mezzo milione di Euro, secondo le intenzioni della Giunta dovrebbe essere uno snodo di una futura strada che andrebbe a tagliare l’attuale campo in via Alberti sfociando sul Grugnotorto e congiungendosi dove attualmente finisce la strada in via Brunelleschi e si è costretti a svoltare a destra andando verso Sant Eusebio.

Arrivati a certi ragionamenti tra gli abitanti presenti, c’era anche chi ricordava in un tempo non molto remoto, che ad una certa altezza di Via Alberti finiva la strada e non vi era il collegamento col Togliatti, mentre secondo questo progetto ora si vorrebbero raddoppiare le carreggiate  in direzione Alessandrina e con le dovute supposizioni, è possibile che lato via Risorgimento, non potendo fare il raddoppio, se l’opera andrà così in porto, si dovrà rinunciare a tutti i parcheggi. C’è anche da sottolineare lo scopo di questo evento che era quello di evidenziare che si è arrivati al periodo in cui per legge, chiunque potrà presentare le proprie osservazioni e proposte di variazione, che saranno poi discusse e votate in Consiglio comunale. Gli abitanti della zona, insieme alle attività commerciali locali, si stanno muovendo per una raccolta firma per fermare il pericoloso tandem raddoppio di carreggiata e rotonda con eventuale campana e forse futura uscita della tangenziale Nord o varco alternativo al confine con Nova. Ricordiamo che l’area interessata è ancora una delle più importanti zone verdi della città, un importante polmone verde per Cinisello e diramazione naturale tra i parchi Nord e Grubria che verrebbero pericolosamente intaccati irreversibilmente.

Tra le riflessioni colte nel confronto si è anche parlato del totale abbandono della Piscina Alberti che per l’occasione potrebbe avere un finanziamento più utile legato a quest’opera diverso dal raddoppio di carreggiata o da come il supermercato minacci l’importante ruolo del mercato del lunedì di zona oltre a crearsi una situazione di forte traffico ed inquinamento dal momento che sarebbe presente poi l’oratorio Sds con diverse squadre di calcio, pallavolo e basket, il supermercato, tre complessi scolastici e l’area sportiva più avanti in costruzione, il tutto che potrebbe anche portare ad importanti blackout elettrici nel quartiere assolutamente in contrasto con le comunità energetiche di condominio. Un’altra importante osservazione emersa dalla serata è che la zona è circondata da imponenti tralicci elettrici che come in altre zone d’Italia dovrebbero essere interrati dal momento che si registrano nel quartiere purtroppo sempre più casi di tumori e leucemie causate probabilmente dalle radiazioni e che quindi i soldi della rotonda e del raddoppio del manto stradale avrebbero scopi più nobili e pratici.

Redazione "La Città"

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