8 Dicembre 2024

Il giornale di Cinisello Balsamo e Nord Milano

Cartelloni e murales contro la violenza. Ma si dimenticano dei consultori

E’ con la cartellonistica stradale e i murales che la destra cinisellese pensa di interrompere il fenomeno della violenza contro le donne. La proposta è stata deliberata ieri sera durante una seduta del consiglio comunale piuttosto tesa, dove la maggioranza di centrodestra ha presentato e votato un ordine del giorno in vista della giornata mondiale contro la violenza alle donne del 25 novembre.

La destra al governo della città, guidata alla lista civica del sindaco Giacomo Ghilardi, ha voluto piantare i propri paletti su una questione trasversale che rappresenta una vera emergenza sociale. Tuttavia le integrazioni richieste dall’opposizione del PD sono state bocciate, così come la possibilità per i dem di presentare un ordine del giorno alternativo. Testo blindato, voto di maggioranza e tutti a casa.

“È con rammarico che notiamo come la minoranza abbia scelto di astenersi durante la votazione e abbia cercato di strumentalizzare un tema così importante. La lotta contro la violenza sulle donne dovrebbe unire tutti gli schieramenti politici in un impegno comune, invece di lasciare spazio a protagonismi personali intrisi di ostinati atteggiamenti ideologici”, recita il comunicato dei capigruppo della maggioranza. Anche se dalla parte avversa la pensano in maniera opposta. Ovvero che tutti i tentativi di trovare una quadra comune sono naufragati già prima della seduta di ieri e, secondo i dem, proprio per volontà della stessa maggioranza.

Segno i nervi sono a fior di pelle ma anche che le visioni tra destra e sinistra sul tema delle violenza e dei femminicidi portano con sé soluzioni differenti. I dem chiedevamo di evidenziare e monitorare i numeri dei femminicidi e di rafforzare al contempo il lavoro dei consultori femminili, che però a Cinisello Balsamo come in altri comuni sono stati via via depotenziati. La destra ha risposto, oltre che con la cartellonistica e con un numero verde anti-stalking, anche con una serie di proposte meno strutturali e più di impatto mediatico: interviste a figure femminili, un video sul tema, concorsi di scrittura per le scuole, concerti, concorso di street art, intitolazione di un luogo ad una vittima di femminicidio. Tutte cose che male non fanno ma che andrebbero accompagnate da servizi più concreti per le donne in difficoltà.

Forse hanno ragione entrambe gli schieramenti quando dicono che ieri sera si è persa un’occasione. E tuttavia quelle due versioni differenti nel trattare un tema comune sono lì a testimoniare tutt’altro che un immobilismo della politica ma una sua per nulla banale complessità.

Fabrizio Vangelista

Giornalista, scrittore. Direttore de La Città

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