7 Ottobre 2024

Il giornale di Cinisello Balsamo e Nord Milano

Meno vincoli e spazio ai privati. Al via il PGT alla Ghilardi

Ogni comune che si voglia dotare di uno strumento urbanistico in linea con i tempi è pertanto attento al piano dei servizi che la cittadinanza si attende. A Cinisello Balsamo è’ iniziato ufficialmente il percorso che porterà alla redazione del nuovo Piano di Governo del Territorio. L’approvazione in giunta delle linee guida apre l’iter del documento più atteso per la nostra città. L’obiettivo è quello di dare una visione della città del futuro.

Ma, secondo il sindaco Ghilardi, tutto dovrà essere fatto con regole meno complicate che favoriscano gli investimenti dei privati. Le parole chiave del nuovo PGT saranno dunque semplificazione e meno burocrazia per realizzare quelli che sono stati dichiarati come obiettivi strategici: maggiore possibilità di investimento, valorizzazione paesaggistica, attenzione all’ambiente e sostenibilità, sviluppo delle attività produttive e promozione della città pubblica. “Le Linee Guida sono un atto strategico che punta a segnare una discontinuità con il passato – sostiene Ghilardi – e a smantellare un vecchio modo di fare urbanistica che ha creato problemi di varia natura, andando a cambiare le regole”.

“Si comincia l’iter che ci porterà al nuovo PGT all’insegna della novità. Partiremo prima di tutto dalle esigenze vere del territorio e dei cittadini, lo costruiremo in modo trasparente, con il metodo del confronto con i cittadini e le categorie interessate, come sempre questa Amministrazione ha dimostrato di fare – queste le parole dell’assessore al Governo del Territorio, Fabrizia Berneschi – Sicuramente tra le priorità c’è l’attenzione per le aree pubbliche, i parcheggi, anche in vista dell’arrivo della Metropolitana, il verde e l’ambiente. Punto fermo sarà l’abbattimento del consumo di suolo e quindi si interverrà solo per recuperare e valorizzare l’esistente. 

Una delle novità più significative presenti nelle Linee Guida è la scelta di non applicare più la regola del cosiddetto volo-atterraggio, ovvero quella di non dare più la possibilità di trasferire i diritti edificatori di una certa area su un altro suolo. Questo per tenere meglio in considerazione le esigenze dei singoli quartieri”. Tutto questo dovrebbe tener conto di quanto verrà espresso dai cittadini e dalle loro rappresentanze associative che verranno chiamate a partecipare all’elaborazione del Piano.

Diventerà così più trasparente cosa significherà “semplificare” quando gli invocati investimenti dei privati troveranno il loro momento di caduta e applicazione nel territorio cinisellese. Ovvero, le regole (per quanto discrezionali possano diventare) dovranno comunque rapportarsi a quelle generalmente intese.

Se da una parte gli atti a contenuto generale, come sono i PGT generalmente intesi, assumono carattere discrezionale a confronto esistono dei limiti. Essi sono riconducibili alle motivazioni, cioè: del perché si compie quella determinata azione urbanistica.

Anche se in base alla diffusa giurisprudenza, le azioni dei PGT si sottraggono a sindacarne la legittimità sono, viceversa, esposti a non eludere risultati concreti “…inficiati da errori o abnormi illogicità o che risultino confliggenti con particolari situazioni che abbiano generato affidamenti o aspettative qualificate”. Lo scrive il Consiglio di Stato, nel dispositivo 1871/2014.

A Cinisello Balsamo, i passi che seguiranno saranno la redazione di Piani specifici di Settore, tra questi il prossimo ad essere approvato prima dell’estate è il PGTU, ovvero il Piano relativo alla viabilità. Poi si proseguirà con la redazione del PGT vero e proprio, che richiede la valutazione ambientale da parte degli Enti territoriali interessati, prima della sua adozione, e poi partirà la fase delle osservazioni da parte dei cittadini e di tutti i portatori di interessi.

Sappiamo che il lavoro sarà difficile, sia per la maggioranza e anche per l’opposizione, che bisognerà lavorare di cesello se si vorranno ottenere risultati ottimali.

Tuttavia, per non creare confusione od eccesso d’aspettative, crediamo che per l’Assessorato al Governo del Territorio siano più consoni i canoni circoscritti dall’intervento e nell’ indicazione politica.

Noi siamo del parere che per queste partite, dal carattere così ampio, sia più utile che un assessore fornisca indicazioni politiche generali evitando di scegliere coinvolgimenti personali nel minuto mantenimento dei rapporti.

Inoltre, più che una pratica di colloquio con i singoli cittadini, necessita un costante ascolto nel tempo (oltre le scadenze dovute al PGT) per una platea più qualificata: con le associazioni civili e imprenditoriali, con i sindacati e le realtà rappresentative dei quartieri, per esempio.

Per loro (i cittadini) invece sarebbe più necessaria una macchina comunale efficiente e ricca di soluzioni dei loro particolari casi. Questi non possono venire solo affidati alla semplice tecnologia digitale e al riempimento di caselle (per poi dover ricorrere, onerosamente, ai professionisti) ma alle capacità di comprensione, di risposta da parte dei tecnici e dei funzionari. Comporterà un investimento per acquisire risorse professionali e perciò andrebbe pianificato.

Redazione "La Città"

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