2 Maggio 2024

Il giornale di Cinisello Balsamo e Nord Milano

“Vincitori perché stiamo tra la gente. Cinisello sarà la città del lavoro”

Giacomo Ghilardi arriva nella sala giunta in perfetto orario. E’ quasi sera, la luce entra dalle finestre quanto basta per non accendere le luci e riuscire a guardarsi bene in faccia. Lui si siede al suo posto, accenna un sorriso e si stende sullo schienale della poltrona. Indossa una camicia azzurra, senza cravatta, è rilassato. Forte del suo 59% che l’ha visto vincere al primo turno sul rivale Luca Ghezzi del centrosinistra e di una vittoria netta, indiscutibile. La sera prima ha giurato per il suo secondo mandato in consiglio comunale con un discorso tutto orientato alla pacificazione cittadina. “Avrei potuto andare in aula e dire ho vinto, ad anche bene ed ora comando. Ma credo che adesso ci serva uno sforzo condiviso per superare il conflitto e cercare di coinvolgere anche chi ha un’idea differente dalla nostra”

Ma la prima del consiglio comunale non mi pare sia andata proprio così. L’opposizione denuncia di essere stata subito silenziata nonostante il suo discorso di apertura
Non credo sia andata così. Il presidente del consiglio comunale ha soltanto cercato di dare lo stesso spazio a tutti i gruppi in aula, non mi pare che il PD non abbia parlato, anzi. Il dibattito è durato tre ore, mi pare un buon inizio.

Sindaco, perché ha vinto lei?
Ho lavorato, non ho perso tempo a polemizzare e non ho vinto in campagna elettorale ma nei cinque anni in cui abbiamo amministrato, giorno dopo giorno. La presenza in città non è presenzialismo ma metterci testa e cuore, lavori sui progetti, essere consapevoli dei bisogni dei cittadini. Per intenderci, non basta esserci.

Ci sono pareri differenti sul tema. Alcuni la accusano di aver passato più tempo in giro ad autopromuoversi che in ufficio a lavorare
Fosse stato così non avremmo vinto. Lo ripeto i cittadini non sono stupidi, se si pensa che ti votino perché sei simpatico o sei onnipresente allora non hai ancora capito come funziona.

Ok, ma sempre gli stessi detrattori la attaccano sul fatto che in cinque anni di governo gli unici progetti realizzati siano quelli pensati da chi c’era prima come la sopraelevata sulla A4, per fare un esempio
Molto presto si vedranno gli effetti concreti del lavoro che abbiamo svlto negli scorsi cinque anni. Ci sono alcuni progetti di alto livello che diverranno reali: la riqualificazione del palazzetto dello sport, una nuova palestra, l’area multisport, la nuova area feste, la riqualificazione del parco della pace, il piano di rigenerazione urbana dell’area CF Gomme, la passerella pedonale alla Crocetta.

A proposito della Crocetta…
Si è detto di tutto e di più. Consideriamo la cosa più importante: abbiamo ricevuto un contributo di 15 milioni di euro per rigenerare il quartiere perché siamo stati noi a volerlo rigenerare. E’ una vittoria per l’intera città.

Si ma l’idea di abbattere la scuola Anna Frank per fare spazio ad un giardino non è piaciuta a molti. E’ nato un comitato
Sulla scuola dobbiamo riflettere insieme. Stiamo valutando tutte le richieste emerse sia dal confronto coi  cittadini, con comitato e con la a scuola stessa. Qualsiasi soluzione andrà vagliata da un punto di vista economico e tecnico. Ma su questo tema voglio dire che ci siamo mossi sempre aprendoci al confronto e continueremo a farlo.

Vi confronterete anche sul nuovo piano regolatore che dovrete pianificare nel prossimo futuro?
Siamo aperti al confronto, come ho detto in apertura del mandato e il piano prevede passaggi di partecipazione pubblica. Non ci tiriamo indietro sapendo che la città del futuro che abbiamo in mente dovrà essere maggiormente connessa con Milano e Monza. A questo proposito rivendico con orgoglio la scelta di aver ottenuto lo spostamento della fermata della metropolitana in via Lincoln e non su viale Fulvio Testi come era previsto. I cittadini di Cinisello ne beneficeranno, ci sarà maggiore possibilità di arrivare in città in meno tempo.

La nuova fermata sarà proprio sotto il vecchio liceo Peano, che al momento è abbandonato. Che ne farete di quel buco nero?
La proprietà dell’immobile è di Città Metropolitana e non del comune. Stiamo comunque cercando di capire insieme che tipo di futuro possa avere quell’area. Non ci vedo altri palazzi residenziali ma un’area destinata al terziario, ai servizi al rilancio della piccola e media impresa. Cinisello deve diventare la città della formazione e del lavoro. Anche per Villa Forno prevediamo la nascita di un polo attrattivo per la formazione professionale dei giovani.

Una città del lavoro. E la cultura?
Per la prima volta dopo diversi anni stiamo seriamente rilanciando il Museo della Fotografia a livello nazionale, vogliamo fare crescere il Pertini nei servizi e nell’attrattività, stia riqualificando gli esterni di Villa Ghirlanda, ampliando l’offerta musicale e aggregativa dei giovani. La nuova area feste darà impulso a nuove attività.

I giovani sembrano una categoria tornata ad interessare la politica…
Per la verità l’interesse per i giovani per noi non è mai venuto meno. Visito le scuole più volte l’anno, il comune ha incassato tre milioni di euro negli ultimi 5 anni per aver vinto bandi a loro dedicati. Ci sono molti progetti di inclusione, aggregazione ed educazione. Continueremo a provarci.

E tuttavia i giovani sono i meno interessati alla vita politica, votano poco. Del resto anche le altre fasce d’età hanno disertato le urne. Non sente il peso di una vittoria netta ma marcata dall’alta astensione?
L’astensione non ha riguardato solo Cinisello Balsamo ma è una tendenza nazionale da anni. Mi fa ben sperare la presenza tra i nuovi consiglieri di non pochi giovani che possono provare a coinvolgere i loro coetanei. Tutti noi siamo chiamati a far partecipare la gente alla cosa pubblica. Dobbiamo farcela. Provare anche a coinvolgere i nuovi cittadini che vengono da altre parti del mondo e che rappresentano qui a Cinisello il 20% della popolazione. E’ un dovere morale e politico farlo.

Ghilardi però adesso ci dica qualcosa di destra. E’ ancora un leghista oppure no?
Cero che sono leghista. Sono il coordinatore dei sindaci della Lega Lombarda, sono orgogliosamente leghista, è la mia storia e non la rinnego.

Solo che?
Non ci sono ma o però. Il fatto che la mia lista civica abbia avuto un ottimo risultato significa che c’è anche molto civismo in città, che non contraddice o confligge con la politica, le due cose si integrano.

C’è chi l’accusa di aver volato basso nella scelta degli assessori. Quattro su sette sono civici ma ci si aspettava qualche tecnico di alto livello e invece
Non credo nei tecnici venuti da fuori a spiegarci come funzionano le cose. Ho scelto figure competenti con passione, testa e cuore. Persone che conoscono anche i bisogni dei cinisellesi. Da li si parte e lì si arriva.

Redazione "La Città"

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