27 Luglio 2024

Il giornale di Cinisello Balsamo e Nord Milano

Una mostra di ANPI ricorda la fame durante la guerra

Una mostra itinerante per raccontare l’alimentazione al tempo di guerra. “Dal pane bianco al pane nero” è il titolo della rassegna che ANPI ha ideato e previsto di esporre in alcuni luoghi di Cormano e che partirà mercoledì 12 aprile per chiudersi il prossimo 25 Aprile. La mostra toccherà la sede Proloco di via Papa Giovanni XXIII (12-13 aprile dalle 10 alle 17), la scuola secondaria di primo grado Gianni Rodari di via Beccaria (il 20 aprile dalle 17 alle 18) e piazza Scurati il 25 Aprile dalle 10 alle 12.

Con la mostra “Dal pane nero al pane bianco” dedicata all’alimentazione e alla vita quotidiana in tempo di guerra l’ANPI offre una nuova chiave di lettura e di riflessione sulle sofferenze che le popolazioni sono costrette a subire nei periodi bellici. Si tratta di una iniziativa di grande interesse storico che affianca al tema della nutrizione, necessità fondamentale della vita, il messaggio universale di pace, libertà, democrazia e giustizia per cui i partigiani hanno dato la vita. Il ritorno del pane bianco, dopo gli anni di privazioni e sofferenze imposte dalla dittatura fascista, rappresentò per gli italiani la fine della guerra e la riconquista del cibo e della libertà.

Una libertà ottenuta con il sangue e il sacrificio della vita di giovani donne e uomini, partigiane e partigiani, come Sandra Brambilla Pesce, che nella sua bellissima autobiografia vedeva proprio nel ritorno al pane bianco il segno di un futuro di pace e prosperità. L’esposizione realizzata da ANPI, attraverso foto, documenti e testimonianze d’epoca, ci mostra le tante forme assunte da quella lotta di popolo.

Dalla lotta dei partigiani sulle montagne a quella degli operai delle grandi fabbriche che, altrettanto coraggiosamente, avevano affermato con le prime ondate di scioperi il rifiuto alla guerra e alla dittatura fascista, la mostra apre una finestra da una prospettiva inedita su quegli anni drammatici, anni in cui la lotta contro la violenza, la prepotenza e l’oppressione andava di pari passo con l’aspirazione a un mondo migliore, rispettoso delle persone, dei diritti sociali, dei beni comuni, dell’ambiente.

Redazione "La Città"

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