7 Ottobre 2024

Il giornale di Cinisello Balsamo e Nord Milano

Cibo e benessere. Che significa parlare di “spesa consapevole?

Rosy Donniacuo www.vitadasani.it

È ormai risaputo che le scelte che facciamo a tavola incidono sul clima e quindi sull’ambiente che ci circonda. Ci sono cibi, come carne e derivati, per la produzione dei quali si consumano quantità elevate di suolo, si inquina, si deforesta. E richiedono un elevato consumo di acqua. Si pensi che per produrre uno solo chilo di carne bovina si consumano dai 13 ai 15000 litri di acqua. E vi sono invece altri cibi, come quelli a base vegetale, che hanno un impatto estremamente inferiore e che peraltro rappresentano una protezione per la nostra salute.

Come infatti raccomandano gli istituti ed enti di ricerca più quotati, come le Raccomandazioni dell’AIRC (Associazione Italiana Ricerca sul Cancro), le Linee Guida del CREA (Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria), il Piatto Sano della Harvard Medical School, le indicazioni della Dieta Mediterranea e della Piramide Alimentare, suggeriscono di basare la dieta su un’alimentazione principalmente a base vegetale.

Pertanto, nell’acquisto di materie prime è consigliabile limitare quello di prodotti processati e operare la scelta verso i cereali (in chicco, pasta o farine), legumi, sia secchi che freschi o in barattolo. E poi frutta e verdura fresche colorate. L’acquisto di cibo fresco e preferibilmente locale consente una maggiore conservazione dei sapori e delle proprietà nutritive. Inoltre, essendo di produzione locale, i costi di trasporto sono più contenuti e di conseguenza si ottiene un minor consumo di CO2.

Anche la stagionalità è importante. Seguire i cicli naturali e le stagioni, oltre a consentire all’ambiente di rigenerarsi secondo le sue regole naturali, offre il vantaggio nutrizionale di cibi consumati nel loro naturale periodo di maturazione, con proprietà migliori di quelli coltivati fuori stagione. In aggiunta, produrre cibi non di stagione richiede un consumo di energia e risorse idriche aggiuntive.

Essere consumatori consapevoli ci obbliga altresì a imparare a leggere le etichette, fornendoci così gli strumenti per smascherare gli slogan pubblicitari ingannevoli, come per esempio il sempre più ricorrente “light” attribuito a certe bevande, che di per sé non garantisce che quel prodotto sia effettivamente più sano. Controllare la lista degli ingredienti è fondamentale, tenendo presente che sono indicati in ordine decrescente, in base alla loro quantità. Per esempio, un eccesso di zuccheri raffinati alla lunga fa male alla salute e pertanto se lo zucchero in un determinato articolo è tra i primi ingredienti è meglio lasciarlo dove si trova.

La provenienza delle materie prime e la data di scadenza sono altri dati da controllare, insieme alla tabella nutrizionale che serve a conoscere le quantità di macronutrienti e l’apporto calorico di quel determinato prodotto. Certificazioni e simboli contenuti sulle confezioni aiutano a riconoscere un prodotto di qualità.

Essere sostenibili nei nostri acquisti non può esentarci dalla necessità di ridurre gli imballaggi, soprattutto se in plastica. Privilegiare pertanto i prodotti sfusi o con imballi biodegradabili e compostabili aiuta la natura perché produce meno rifiuti, rendendoci più responsabili nella lotta per la salvaguardia dell’ambiente. Molti supermercati oggi offrono settori dedicati ai prodotti sfusi alimentari e persino anche di quelli per la pulizia della casa. A Milano esistono addirittura negozi che si basano sul prodotto sfuso, come “Negozio Leggero” oppure “Zero per Cento”.

Inoltre, portare con sé borse riutilizzabili evita lo spreco di sacchetti. Non esiste soltanto il supermercato, anche se resta spesso la soluzione più comoda per acquistare tutto in un solo luogo. La ricerca di luoghi alternativi, come i negozi del commercio equo-solidale, i mercati dei piccoli produttori, o direttamente le aziende agricole, contribuisce al consumo di prodotti a filiera corta e al sostegno del lavoro dei contadini.

Spesa consapevole significa anche evitare l’acquisto di prodotti che abbiamo già, col rischio di eccedere nelle quantità. Quindi, la classica lista della spesa ci consente di evitare sprechi e di non lasciarci attirare dalle offerte incentivanti. In generale, privilegiare prodotti a base vegetale consente di adottare uno stile di vita più sano e più rispettoso, sul piano etico, dell’ambiente e degli animali.

Nel prossimo articolo parleremo delle realtà del Nord Milano dove poter fare una spesa consapevole e sostenibile.

Redazione "La Città"

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