7 Ottobre 2024

Il giornale di Cinisello Balsamo e Nord Milano

Svastica al Parco Nord. Molti si indignano ma i sindaci tacciono

Un’enorme svastica, realizzata con parte di una staccionata in legno, è stata rinvenuta domenica mattina all’interno del Parco Nord nella parte del comune di Bresso. La foto della svastica ha fatto immediatamente il giro del web suscitando indignazione e allarme. Il parco è sede del Monumento al Deportato, dove nei giorni scorsi è stata vandalizzata una delle pietre poste in memoria dei tanti sestesi arrestati ed inviati nei campi di concentramento in seguito ai rastrellamenti nazi-fascisti del ’43. La svastica rappresenta uno sfregio alla memoria oltre che un salto di qualità del neofascismo nella zona del Nord Milano.

“E’ una gravissima provocazione di stampo fascista che costituisce un vergognoso oltraggio a tutti coloro che persero la vita a seguito della deportazione nei lager nazisti, per avere scelto di lottare contro le nefandezze del nazifascismo. Chiediamo alle pubbliche autorità di fare tutto il possibile per individuare i responsabili di questo ignobile atto e di impedirne il ripetersi. Da parte nostra manterremo alta la nostra vigilanza a difesa della democrazia nata dalla Resistenza, la cui eredità più preziosa è la nostra Carta Costituzionale”, scrive in una nota Roberto Cenati, presidente dell’Anpi milanese.

Per il momento non si registrano però le parole di condanna da parte del sindaco di Bresso Simone Cairo e nemmeno il sindaco di Cinisello e Sesto, Giacomo Ghilardi. Roberto Di Stefano, primo cittadino di Sesto San Giovanni ha invece espresso condanna per l’episodio augurandosi che vengano individuati i responsabili. Ed anche la giunta di Cormano ha espresso indignazione e condanna dell’accaduto.

Se i sindaci tacciono la politica no. “Dopo l’attacco squadrista a Firenze ai danni di giovani studenti all’esterno di un liceo, oggi Milano si sveglia con questo vergognoso scempio. Forse sentendosi legittimati da questa destra al governo che non prende una posizione netta contro queste provocazioni, i fascisti stanno rialzando la testa. È nostro compito, oggi ancora più di prima, non fare un passo indietro sulle libertà e sui diritti”, tuona il PD milanese.

“Ecco quello che succede ad ammiccare e tollerare continuamente a quel mondo che dovrebbe essere solo un brutto ricordo. Dove sono ora i postfascisti che accusano di antisemitismo chi antisemita non è in questo momento che antisemiti e razzisti tornano dai tombini della loro storia? Dove sono quelli che nascondono le loro incapacità parlando di “atti premeditati” oggi che un atto davvero premeditato copre di vergogna la nostra città? E quelli per cui far riunire a Sesto il centro sociale fascista di casapound era la “festa della Democrazia”? Una cosa è  certa se loro non si vedono di certo si vedrà e sentirà la risposta degli antifascisti. Se dall’altra parte sono la ancora stessa feccia di allora, noi siamo ancora i partigiani e le partigiane che li hanno cacciati e siamo pronti a farlo di nuovo”, afferma Michele Foggetta, consigliere comunale di Sinistra Italiana a Sesto San Giovanni. 

Redazione "La Città"

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Un commento

  • Occorre reagire non avranno la divisa, ma sono fascisti e si sentono autorizzati a comportarsi come tali e questo è vergognoso e contro la Costituzione sulla quale hanno giurato , non dico.quello che penso , di quella marmaglia che sono al governo.

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