26 Luglio 2024

Il giornale di Cinisello Balsamo e Nord Milano

Cinisello ha una nuova centenaria. Auguri a Rina

Il suo nome è Laura, ma tutti l’hanno sempre chiamata Rina. E’ nata il 15 Gennaio del 1923 a Castel Goffredo, in provincia di Mantova. Seconda di sei figli Rina era figlia di madre adottata e non ha mai potuto davvero conoscere le sue origini. Cominciò a lavorare a 11 anni; per diversi anni ha fatto la colf, una volta chiamavano le servette, (lavoro comune per le giovinette di quell’epoca), trasferendosi da sola a Genova e vivendo presso famiglie facoltose presso cui prestava servizio.

Visse a Genova fino a che la guerra, la Seconda Guerra Mondiale che abbiamo studiato sui libri di Scuola, non la costrinse a far ritorno a casa. Anni duri di paura e vera povertà, anni in cui l’esercito nemico entrava nelle case della gente e nella migliore delle ipotesi le saccheggiava. A Castel Goffredo Rina lavorò in uno dei tanti famosi calzifici fino a che non conobbe Alfredo, il suo futuro marito. Rimase orfana di madre poco prima di sposarsi, il giorno del suo matrimonio celebrarono il funerale della mamma, uccisa da una bomba nemica mentre faceva il bucato sulla riva di un fosso.

Dopo le nozze diventò contadina, Rina e Alfredo erano mezzadri, legati da contratti di lavoro che
avevano la durata di sette anni, il lavoro nei campi portò entrambi a spostarsi di paese in paese.
Lavoro duro e Alfredo, provato nel fisico, non poteva più sostenerlo. Si trasferirono a Cinisello Balsamo nel 1962, accolti come i tanti immigrati, e iniziarono una nuova vita. Lei prima operaia in una ditta di Bibite, la Ventura, poi come custode di una palazzina in Via Aurora. Era la portinaia, il “generale” che si occupava dello stabile e faceva rispettare le regole del proprietario.

Laura ha due figlie, Annamaria ed Enrica, quattro nipoti e cinque pronipoti. Attraverso di lei la storia ha preso vita, è stata narrata, è arrivata ai giorni nostri. Cento anni, un secolo. Ha vissuto enormi cambiamenti, li ha vissuti sulla sua pelle, e le sue rughe sono qui a ricordarcelo. Auguri Rina! Auguri Nonna.

Stefania Vezzani

Collaboro col giornale dal 2013. La mia indole, allegra e cordiale, mi aiuta ad affrontare la vita con ottimismo.

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