27 Luglio 2024

Il giornale di Cinisello Balsamo e Nord Milano

L’oblio dei fatti, sfregio alla verità storica

Potrebbe anche darsi, anzi quasi certo che sarà così, che la giunta di destra di Cinisello Balsamo non si curerà di rispondere a queste note.

Ciononostante non saremo noi a far passare sotto silenzio una delle meno decorose rappresentazioni di come la brutta politica possa maneggiare la retorica d’accatto accompagnandola con le più smaccate millanterie. Oggi si è inaugurata una piazza nella nostra città il cui progetto e la massima cura furono dedicate dall’amministrazione guidata da Daniela Gasparini.

In altre parti del nostro giornale on line troverete i dettagli della sua ubicazione, ma non è questo, nel redigere l’editoriale che state leggendo, lo specifico oggetto del nostro interesse.

A noi, adesso, importa che i lettori acquisiscano le motivazioni che ci spingono a polemizzare così apertamente. È tanta e alta la considerazione e il rispetto che portiamo per le istituzioni e le cariche che le rappresentano, da non sottrarci a definire ciò che è avvenuto alla Crocetta uno sfregio alla verità storica e un oblio dei fatti.

Oggi è stata scritta, dalla destra cinisellese, una pessima pagina, per stile e assenza di pudore. Ciò va affermato, con forza.  

Non era presente Daniela Gasparini e non sappiamo se ciò sia dovuto ad una sua scelta o alla sciatteria protocollare per cui si è trascurato d’invitarla. Questo è un primo dato da registrare, non solo in chiave cronachistica.

Il resto è legato ai discorsi e ai rituali di ringraziamento: “Cito solo due nomi che saranno riconosciuti come rappresentativi, continua Ghilardi: grazie a Celeste Galbiati, rappresentante per decenni del comitato Crocetta e grazie anche a Don Alberto per il silenzioso lavoro quotidiano accanto alle persone e per le persone e grazie a tutti voi che avete fatto sentire la vostra voce e la vostra cittadinanza attiva, ed è proprio da qui che è iniziata e proseguita l’azione di ascolto della nostra amministrazione che ha risposto proponendo migliorie progettuali…” così ha detto Giacomo Ghilardi, sindaco leghista. Un misconoscimento della capacità di studio e dell’accortezza attuativa del centro sinistra, all’epoca ampiamente messe al servizio della collettività.

Poi c’è la propaganda, dispiegata in una manifestazione istituzionale. Sfacciata quanto può esserlo se a proporla è un soggetto che risponde al nome di, Matteo Salvini, debitamente affiancato da quell’Attilio Fontana, che a sua volta mostra indifferenza tra l’elevatezza formale del proprio incarico di Presidente di Regione e il nefasto bilancio dei risultati conseguiti.

Ha detto Salvini, prima di dipingere sé medesimo come un grande statista: “In questi cinque anni grazie a Giacomo e grazie alla comunità, Cinisello sta riconquistando la sua identità e un suo cuore, un suo orgoglio, sei un esempio per tanti …” Una vera e propria boutade che non vale neppure l’accostamento che si potrebbe fare con i discorsi dei frequentatori, tra un mezzo litro e l’altro, delle osterie una volta esclusive tribune di Umberto Bossi.

In più, si considera persa l’identità di Cinisello Balsamo? Neppure l’oratore più storicamente sgrammaticato potrebbe avventurarsi in analisi così spregiudicate e basate sulla menzogna e sull’inganno.

Di questo è capace la giunta di destra di Cinisello Balsamo, egregi e cari lettori. Indifferente e prona ad ogni azione (anche la più afflittiva per i meno abbienti) del governo guidato da Giorgia Meloni, quando solo pochi mesi fa era vivacemente attiva nel dare la colpa agli altri, alle giunte precedenti, per mascherare la pochezza della proria azione su tutti i piani nel governare la nostra città.

Del resto, sebbene non tutti conoscano la canzone di Gino Latilla e Nilla Pizzi, il detto italiano è assai diffuso, ovverosia: “… la colpa non è mia, ma è del bajon …”  

Ivano Bison

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Un commento

  • Impeccabile.

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