27 Luglio 2024

Il giornale di Cinisello Balsamo e Nord Milano

La Liberazione secondo Oneiros Teatro in uno spettacolo per riflettere

Uno spettacolo teatrale per commemorare la Liberazione e per approfondire i temi della condizione della donna ai tempi del regime fascista. Domenica 24 aprile alle 16.30 Oneiros Teatro propone un’opera originale scritta e diretta da Clara Hauff nel salone “G. Matteotti” in via I Maggio 5 a Cinisello Balsamo, in collaborazione con UniAbita e con la sezione locale dell’ANPI. Il gruppo teatrale si è ispirato a fatti realmente accaduti in diversi manicomi provinciali, sostituendo le identità delle donne internate con nomi di fantasia.

Tra l’Ottocento e il Novecento il pensiero scientifico fu notevolmente influenzato dalle teorie del medico e antropologo Cesare Lombroso, orientate a dimostrare l’inferiorità biologica, mentale e sociale della donna. La propaganda fascista attinse a queste teorie per ridurre la figura femminile all’unica funzione di sposa e madre esemplare, adatta solo ad alimentare lavoratori e soldati per la patria.

Le donne rinchiuse nei manicomi erano considerate pazze, isteriche, folli: la propria malattia, la pericolosità sociale, il pubblico scandalo, tutto questo esprimeva una trasgressione ai valori “naturali” del genere femminile e alla morale corrente. Ma vi erano anche ragazze ribelli, intemperanti, o semplicemente donne che cercavano di affermarsi nella propria professione oppure emarginate, segnate dalla povertà e dalla solitudine o che si opponevano alle violenze domestiche. Ma anche bambine e ragazze internate per deficienza etica e amoralità, donne fisicamente menomate o inadeguate, improduttive e di peso per le proprie famiglie.

Quest’opera teatrale non è solo un momento per ricordare l’Anniversario della Liberazione, ma diventa una profonda e tagliente riflessione su questioni scomode del nostro passato, rendendoci consapevoli di quanto la storia abbia ancora molto da raccontare a tutti noi.

LA LOCANDINA DELLO SPETTACOLO

INGRESSO GRATUITO CON PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA: PRENOTA QUI

Emanuele Lavizzari

Dopo un titolo accademico in Lingue e Letterature Straniere ha lavorato in ambito turistico-alberghiero tra Spagna, Italia e Germania. In seguito a un master universitario in ideazione e produzione audiovisiva approda al giornalismo. Ha collaborato con alcune testate locali in Lombardia, prima di giungere all’Associazione Italiana Sommelier Editore, dove attualmente è responsabile del coordinamento redazionale e direttore editoriale della rivista “Vitae”. Ama l’impressionismo musicale, la poesia simbolista e le contaminazioni fra generi nella musica e nella letteratura. Passa agevolmente da una tastiera di pc a quella di un pianoforte, anche se tra i due preferisce decisamente il secondo. Questo è il motivo per cui si è dedicato a ulteriori studi e ha conseguito una laurea magistrale in Scienze della Musica con una tesi sul compositore spagnolo Manuel de Falla. Suoi grandi interessi sono anche l’atletica leggera e la televisione. Ha corso tanti chilometri in pista, su strada e su percorsi campestri e non si è ancora stancato di farlo.

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