27 Luglio 2024

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Chiude anche il Museo del Giocattolo. Il Bì senza più i bambini

Domenica affollata al Bì di Cormano per l’ultimo giorno di apertura del Museo del Giocattolo che chiude i battenti. Tanti i bambini, accompagnati dalle loro famiglie, hanno assistito ai laboratori offerti dal museo in occasione della chiusura. Molto divertimento anche se si respirava una certa amarezza per un sogno che si infrange dopo dieci anni dalla partenza.

Il Museo del Giocattolo della Fondazione Franzini si trasferì dalla sua sede milanese una volta inaugurati i locali del Bì, avveniristico progetto per l’infanzia ideato dalla giunta del sindaco Roberto Cornelli e avviato nel 2010. Da allora nelle sale del museo si sono potuti ammirare i pezzi di una collezione esclusiva tra le più importanti presenti in Italia. Giocattoli di ogni epoca sono stati la scenografia di numerosi progetti educativi e laboratori dedicati ai più piccoli.

Ma la cultura ha un costo. E la difficoltà finanziarie del museo, mai adeguatamente supportate dalle istituzioni di vario livello, hanno finito per pesare sulle spese della struttura comunale. Con il cambio della guardia del 2019, la nuova giunta di centrodestra ha decisamente cambiato strada e l’arrivo della pandemia ha bloccato le visite delle scolaresche per due anni, complicando ulteriormente la situazione. L’Amministrazione comunale ha recentemente annunciato che i locali occupati dal museo diverranno la biblioteca civica degli adulti.

Stessa sorte, qualche mese prima, per la sala teatrale gestita dal Teatro del Buratto. Anche in quell’occasione si era deciso per la fine della convenzione. A quasi due anni di distanza il teatro resta senza gestore e il Bì, originariamente ideato per i bambini, al momento resta uno spazio senza un progetto culturale chiaro.

Redazione "La Città"

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2 commenti

  • Attenzione. Il Museo del Giocattolo e del Bambino, certo non supportato dalle istituzioni, ha partecipato al progetto offrendo le proprie collezioni senza compenso e organizzando attività’ didattiche, ricreative e culturali a bassissimo costo. Basti dire che tutti i bambini hanno potuto accedere gratuitamente al museo. Sempre. Pertanto la sostenibilità’ della struttura non poteva certo dipendere dagli incassi del museo.

  • Peccato che invece di costruire si distrugga

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