Sesto: “no al nuovo inceneritore”, c’è chi non è d’accordo con la Biopiattaforma
Oggi è il d-day. Giorno della demolizione del vecchio forno di Sesto San Giovanni, che darà ufficialmente inizio alla realizzazione della Biopiattaforma. Questo progetto muove da anni moltissime perplessità e proteste in merito, soprattutto da parte di associazioni e gruppi ambientalisti che ne contestano il valore green e pro ambiente. In particolare, questa mattina in Via G. di Vittorio, a Sesto, campeggiavano due striscioni che riportavano (come mostrato nell’immagine) due slogan: “Sì alla demolizione” e “No al nuovo inceneritore”. Questi, poche ore dopo la loro affissione sono stati rimossi dalla Polizia locale. Gli autori sono alcuni cittadini, membri del Comitato Popolare Descantes di Sesto San Giovanni, Cologno Monzese e quartiere Adriano (Milano).
Si legge sulla pagina Facebook del Comitato: “Oggi alle 22.00 si procederà con la demolizione della ciminiera dell’attuale inceneritore di Sesto San Giovanni in via Manin. Purtroppo non ci aspetta un futuro meno inquinato e rispettoso dell’ambiente, anzi la demolizione servirà a far posto alla costruzione di un inceneritore più grande e più potente di quello attuale. E’ ora di ribellarci all’imposizione dall’alto di nuove megastrutture senza aver avuto il consenso della popolazione e senza aver valutato altre ubicazioni. Se anche tu ci tieni alla tua salute e a quella della tua famiglia vieni in via Manin alle 21:50 a far vedere che i cittadini non sono d’accordo!!! Per chi non potrà partecipare dal vivo si potrà assistere alla diretta Facebook della demolizione alla pagina https://www.facebook.com/GruppoCAP/ e chiunque potrà esprimere il proprio dissenso nei commenti”. Il post è stato condiviso anche da Unione Inquilini Sesto San Giovanni e Potere al Popolo.
A marzo 2021 dal Gruppo CAP (a capo del progetto della Biopiattaforma) era arrivata la smentita inerente a un volantino contro le emissioni altamente inquinanti del nuovo inceneritore fatto circolare dai Descantes in cui venivano riportate, secondo CAP: “informazioni del tutto errate di chi non conosce il progetto della Biopiattaforma”. Il gruppo Descantes poi, ad aprile, ha aperto una raccolta fondi su Gofound Me per fare ricorso al TAR e bloccare la nuova costruzione (ad oggi vede 700 euro raccolti sull’obiettivo di 5000). A differenza di altri gruppi e comitati, però, anch’essi scettici sulla Biopiattaforma, i Descantes non hanno mai preso parte al Rab (Residential Advisory Board), un organismo autonomo e indipendente con il compito di monitorare gli impatti sull’ambiente, sulla salute e sulla qualità della vita, istituito durante le fasi di elaborazione e definizione del progetto, per dare spazio alle istanze della cittadinanza.