18 Aprile 2024

Il giornale di Cinisello Balsamo e Nord Milano

I troppi “però” di Ghilardi sul Green Pass. Sindaco sulla scia di Salvini e Meloni

Giacomo Ghilardi avverte tutti, dal suo profilo Facebook, che ieri è stato approvato il Decreto “Green Pass” e si dice “Se sono assolutamente d’accordo … non lo sono sul suo utilizzo nelle situazioni meno a rischio … bar, ristoranti, piscine, palestre, sport di squadra ecc.” Già messo così non ci sembra “l’assolutamente” un avverbio azzeccato, poiché Ghilardi (poi) si attorciglia in una serie di “però”. Come chi, concludendo un discorso, utilizzasse un “orbene” dal tono sottilmente sentenzioso.

Non sta a noi dire come uniformarsi, al cittadino Ghilardi. Se vorrà vaccinarsi o se lo ha già fatto risiede nella sua sfera privata. Possiamo invece suggerire come si dovrebbe comportare un Sindaco, a fronte della grande calamità che ha colpito l’intero globo terracqueo. Che vi sia una quota di cittadini refrattaria all’utilizzo del vaccino, secondo noi ancora troppo vasta, è un dato che va analizzato dal punto di vista della prevenzione medica e scientifica contro un virus micidiale e mortifero.

Non essendovi alcun obbligo nel vaccinarsi, attiene alla responsabilità del singolo verso la comunità, oltre che verso se stesso. Altri discorsi o l’occhieggiare alle “categorie penalizzate” è una scelta solo politica e un (maldestro) tentativo di non bruciarsi futuri consensi elettorali. Paiono indicazioni partitiche, con cui ci si assume un carico di responsabilità assai
grave. Che i vaccini siano da fare è certo. Certa, è la loro necessità per la salute pubblica, cioè quella di tutti noi.

Tanto più ci saranno soggetti vaccinati, in misura proporzionale sarà agevolata la fruizione di servizi e spettacoli al chiuso. Noi, per primi, vogliamo fortemente si possano presto realizzare. Risulta chiaro invece, dalle invocazioni che arrivano da Lega e Fratelli d’Italia, che vi sia in atto una lesione “della libertà e l’esclusione dei cittadini dalla vita sociale, ricattandoli con l’obbligo del vaccino”.

E’una dissociazione, un negazionismo verso l’approccio graduale, passo dopo passo, compiuto dagli scienziati (a volte problematico ma sempre sistemico) contro il moltiplicarsi delle varianti del Covid. Meloni e Salvini vogliono invece, rassicurazioni. Ultimative. Come se fosse una questione da sistemare con la carta bollata. E’ un mettere le mani avanti pervaso da un compiacimento proteso al peggio, intellettualmente discutibile, del quale il Sindaco di una città come la nostra non dovrebbe farsi complice. Assolutamente.

Ivano Bison

Articolo precedente

Il Comune dice no al bilancio CTP. “Niente debiti nei loro confronti”

Articolo successivo

Da Sesto al Kenya; Stefano Liguori e la sua esperienza medico-umanitaria

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *