27 Luglio 2024

Il giornale di Cinisello Balsamo e Nord Milano

Lo spazio-tempo di Lasalandra, artista poliedrico che vive e crea a Cinisello

Nel precedente articolo si è sottolineato come la scultura e in particolare la pittura siano passioni artistiche che hanno coinvolto negli anni molti nostri concittadini, una passione che continua e coinvolge sempre nuovi artisti. Francesco Lasalandra è uno di loro.

Nato a Milano nel 1948, vive e lavora a Cinisello Balsamo. La sua produzione artistica, oltre alla pittura e alla fotografia, propone piccole e grandi installazioni che hanno il fascino di catturare immediatamente l’attenzione per la loro bellezza e l’aspetto scenografico. Sono opere che stimolano stupore e curiosità per le tecniche e i materiali utilizzati, ma a un esame più attento ci restituiscono anche quello che sottendono. Infatti, dietro a ogni progetto c’è sempre un pensiero, un tema sul quale riflettere, un’esortazione a non voltare lo sguardo, per comprendere più in profondità, oltre il primo impatto, il punto di vista dell’artista. Si coglie da subito la sua anima, le sue passioni, come quella per la montagna, e il suo percorso di vita. A volte si tratta di una land art che supera i confini tra un’espressione artistica e un’altra per restituirci una visione di insieme che include anche il luogo che la accoglie, con un impatto emotivo molto forte. Incontriamo Francesco Lasalandra per conoscere meglio le sue produzioni artistiche.

Quando è iniziata la sua passione per l’arte?
Intorno al 1985. Al tempo mi occupavo d’altro, non era il mio lavoro ma solo una passione. Ho iniziato a livello amatoriale frequentando la Scuola di Pittura del Circolo Pablo Neruda della nostra città; successivamente ho approfondito la materia frequentando un Corso quadriennale serale di Nudo alla Scuola Civica F. Faruffini di Sesto San Giovanni. Una volta terminati gli impegni di lavoro, ho conseguito all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano i diplomi accademici di primo e secondo livello in Arti Visive con indirizzo Pittura. Da allora ho iniziato a lavorare più assiduamente nel mio studio presso la mia abitazione.

In che cosa consistono le sue produzioni artistiche?
Pittura, fotografia, piccole e grandi installazioni. Il mio lavoro artistico si fonda principalmente sul concetto di Attraversamento in quanto evidenzia come denominatore comune il rapporto esistente tra lo spazio e il tempo. I temi principali affrontati nella mia attività sono:
“La montagna” – della quale sono un appassionato. Si tratta di produzioni scaturite dall’osservazione, schizzi e fotografie eseguiti durante le escursioni. La mia non è mai una montagna da “cartolina” ma emerge come luogo misterioso e drammatico in cui avvengono le trasformazioni più evidenti del nostro pianeta.
“I luoghi di lavoro” – L’elaborazione di questo tema attinge al background della mia esperienza lavorativa, con questi lavori è evocato un mondo perduto dove la presenza della “Macchina” che produce è solamente accennata e dove sui rumori delle fabbriche, nei luoghi in cui si svolgevano frenetiche attività, è calato un improvviso silenzio.
“Il viaggio” – Ho realizzato elaborazioni digitali utilizzando miei scatti fotografici e inserendo figure anonime in cammino, rappresentanti un’umanità priva d’identità e appartenenti a una società sconosciuta che cammina priva di direzione e di senso, solitamente seguendo un filo rosso che segna il percorso e sembra guidare le figure verso il raggiungimento di un obiettivo. Ultimamente ripropongo questo concetto con la realizzazione di piccole installazioni.

Ha partecipato con le sue opere ad esposizioni?
Partecipo a mostre dai primi anni Novanta. Solo per citare alcune delle ultime:
2020 – Installazione al Museo Acqua Franca. VII edizione di Depur Art Lab Gallery – Depuratore di Milano-Nosedo.
2020 – Collettiva a Villa Casati Stampa, Cinisello Balsamo.
2020 – Compendio del tempo sospeso, Circuiti Dinamici, Milano.
2019 – Libro da bagno, installazione alla Centrale dell’Acqua, Milano.
2019 – Collettiva itinerante EX VOTO per Arte ricevuta, a cura di Angelo Crespi, Milano, Firenze.
2019 – Personale presso sede EQUITA, Milano, curata da Ponti per l’Arte.
2018 – Collettiva è carta! Mini carte contemporanee, Centro Civico Culturale, Cassina de Pecchi.
2017 – Collettiva Le orme dell’infinito, Pieve di San Siro, Cemmo di Capo di Ponte.
2017 – Partecipazione a Pavia Art Talent.

Ha partecipato anche a qualche rassegna?
Sì, l’ultima volta è stato agli inizi del mese di giugno; ho esposto una mia opera a una rassegna presso il sito della Campana dei caduti a Rovereto. Il tema proposto dai curatori riferito ai Diritti umani, per l’edizione 2021 è il Diritto al lavoro.

Ha vinto qualche concorso?
Sì, anche se devo dire che non ho partecipato a molti concorsi, solo a qualche estemporanea di pittura nei primi anni Duemila, ottenendo riconoscimenti. Nel 2008, a un concorso di Arte Digitale, mi fu conferito il primo premio.

Fa parte di Associazioni o gruppi di artisti?
Faccio parte di due gruppi: Arte da mangiare e Ponti per l’arte.

E per il futuro?
Conto di poter continuare a lavorare e produrre opere artistiche, perché è la mia passione.

Proponiamo alcune opere di Francesco Lasalandra.

  1. Men at work?
    Stampa fotografica applicata su tavola, intervento di abrasione e smalto rosso (50×74 cm.). 2014.
    Immagine evocante un mondo perduto, dove un silenzio improvviso è calato sui rumori della fabbrica in cui si svolgevano frenetiche attività lavorative. La presenza della macchina che produce è evocata dai relitti presenti sullo sfondo; la sedia vuota in primo piano evidenzia l’uscita di scena di chi svolgeva il suo lavoro in quel luogo, drammaticamente sottolineata dall’ombra della sedia dipinta di rosso.
  2. Ore 13, L’ORA
    Installazione composta da ferro, legno, alluminio, fili di nylon (telaio 100x105x3,5 cm. – altezza totale 207 cm.). Iseo, 2016.
    Un telaio girevole con fili di nylon tesi in orizzontale, dove sono inseriti circa 600 frammenti di alluminio dalla forma irregolare che simulano la brezza caratteristica di Iseo, dove alle ore tredici soffia un vento denominato L’ORA.
  3. Il viaggio – Nel bianco
    Dimensioni variabili. 2019.
    Elaborazione digitale eseguita utilizzando un suo scatto fotografico in Val Badia nel 2014. Opera riferita all’argomento de “Il viaggio”.
  4. La sorgente
    Installazione composta da canne di bamboo, alluminio, ferro, corda (recinto ottagono 10x10x4 mt. – pentagramma centrale 2,5×1,5 mt.). 2020.
    L’opera è tuttora installata presso il Museo Acqua Franca, Depuratore di Milano-Nosedo, dove si è svolto un laboratorio di curatela artistica che ha visto coinvolti studenti delle diverse accademie artistiche italiane e artisti di varie estrazioni. Il tema è “Il talento delle donne”, con un accento particolare sul talento di quelle donne che hanno influito al benessere ambientale, sociale e umano, ma che sono cadute nell’oblio. Dalla sorgente si attinge l’acqua fonte di vita. La musica è paragonabile all’acqua, nutre lo spirito ed è senza dubbio una componente che favorisce il benessere mentale e sociale delle persone. In riferimento al tema proposto, Lasalandra ha dedicato la sua installazione a tutte quelle musiciste ricche di talento (l’elenco è molto lungo) le cui note musicali sono rimaste senza voce, chiuse negli spartiti, se non addirittura segregate nei lager, come le 47 donne deportate ad Auschwitz-Birkenau che componevano l’orchestra femminile creata nel 1943 per ordine delle SS. Tra loro la direttrice Alma Rosè, nipote di Gustav Mahler, deceduta nel campo per malattia, e Fania Fénelon, pianista, compositrice e cantante, sopravvissuta miracolosamente, che dedicò il resto della sua vita a testimoniare. L’installazione centrale della struttura rappresenta il primo rigo musicale dello Studio op. 10 n. 12 di Chopin, le cui note, riacquistando la loro voce, si liberano e si allontanano per superare le barriere del lager. L’opera di Chopin era nel repertorio delle musiciste dell’orchestra.

Patrizia Rulli

Articolo precedente

Foibe, Cinisello diventa un caso nazionale. Interviene il Forum Antifascista

Articolo successivo

Uno sportello lavoro alla Crocetta, ma aperto solo 3 ore a settimana

2 commenti

  • Ho conosciuto Francesco un uomo estremamente intelligente! Al Pertini
    La sua fotografia parla , lo seguo sul suo stato dove publica le sue foto
    Il suo livello artistico molto altro in tutti i sensi
    Loredana Casiraghi

  • Ho conosciuto al pertini Francesco
    Un uomo veramente intelligente seguo le sue foto e il suo
    Operato

    Super bravo
    Loredana

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *