Divampa la polemica sulla moschea. Il PD: “Il sindaco si contraddice”
La risposta del PD sul tema moschea non tarda ad arrivare e fa infiammare ancora di più il dibattito. “Nella sua dichiarazione sulla moschea il sindaco si contraddice”, replica così il Pd alle affermazioni comparse in questi giorni sulle pagine social del sindaco di Sesto San Giovanni Roberto Di Stefano, in merito al progetto di costruzione e realizzazione di una grande moschea sul territorio. “La moschea non verrà costruita, non faremo diventare Sesto la Mecca d’Italia”, ha più volte ribadito Di Stefano in maniera categorica.
Per il PD sestese il sindaco si contraddice perchè “prima scrive che la moschea non verrà costruita e poi descrive in modo molto dettagliato come sarà fatta, con quale volumetria, altezza, massima capienza, dotazione di parcheggi”.
E ancora: “Dopo quattro anni di governo siamo ancora allo stesso punto. Da una parte la Lega che urla slogan, dall’altra i problemi, i temi importanti e i bisogni della città. Non ci interessa entrare in polemica con il sindaco su questo argomento. Consideriamo il diritto di culto una questione troppo seria per essere strumentalizzata in questo modo bieco e calcolatore. Piuttosto dovrebbe spiegare ai cittadini come mai nella sua variante al Pgt l’unica area destinata a costruire nuovi luoghi di culto sia proprio quella di via Luini”.
Infatti, si legge in un post del Partito Democratico che la Variante al Pgt ha confermato la destinazione dell’area di via Luini ad attrezzatura religiosa, ribadendo l’importanza del diritto di culto. “Anni di guerra giudiziaria e culturale, a spese dei cittadini, potevano essere evitati. È impossibile, quindi, affermare con assoluta certezza se verrà realizzata, oppure no, una moschea. Ad oggi è l’ipotesi più probabile. Nel caso, verrà realizzato lo stesso progetto di prima, con una sala preghiera un po’ più grande e con i parcheggi al posto delle funzioni culturali. Una scelta peggiorativa che ha dell’incredibile, contraria alla modernità e alla logica, soprattutto in previsione della nuova fermata MM del Restellone. La dimostrazione pratica dell’inadeguatezza del nuovo PGT targato Lega e Fratelli d’Italia”.
Il tema, rimasto silente per un po’, ora si accende.