26 Aprile 2024

Il giornale di Cinisello Balsamo e Nord Milano

La solitudine degli anziani ai tempi del covid, lettere e WhatsApp per resistere

“Carissima nonna, qua è tutto bello, la casa nuova, i negozi, ma…sapessi quanto mi manchi”. Comincia così la lettera che la signora Rosa ci fa pervenire in redazione, ci lascia anche il suo recapito telefonico. La chiamiamo per capire il motivo per cui ci rende partecipi di una cosa così intima. La risposta è semplicemente disarmante. Il suo intento è aiutare altre persone che come lei soffrono la solitudine. “Forse – ci dice nonna Rosa – se raccontate la mia esperienza, alcuni giovani, capiranno quanto è importante per noi anziani soli ricevere una lettera”. Nonna Rosa vive a Cinisello da oltre 60 anni, sua figlia, col resto della famiglia, si è trasferita circa tre anni fa all’estero. Sono quasi due anni che non li vede, ma il rapporto con la nipote oggi diciannovenne non si è indebolito, al contrario, si è rafforzato.

Lei l’ha praticamente cresciuta, la mamma e il papà proprietari di una catena di negozi erano occupatissimi con l’attività e lei si è occupata della crescita di sua nipote, le ha fatto da madre, da amica, da nonna. Quando la famiglia ha lasciato Cinisello il dolore è stato immenso, il vuoto lasciato sembrava incolmabile, ma nonna Rosa non si è lasciata abbattere anzi ha dovuto essere forte anche per la nipote che all’inizio era disperata e si sentiva vittima di un’ingiustizia, non capiva perché non poteva restare con la nonna.

Le lettere che si sono scritte in questi tre anni hanno tenuto vivo il filo che le ha sempre unite. Nel frattempo nonna Rosa, si è iscritta ad un centro anziani dove alcuni giovani volontari le hanno insegnato ad utilizzare whatsapp. Riesce a comunicare in tempo reale con la nipote ma non solo, ha allargato la sua cerchia di amici, che durante la pandemia si sono tenuti in contatto facendosi forza e sostenendosi a vicenda. Le lettere, i messaggi sul telefono, le videochiamate, l’invio delle foto, l’hanno salvata e hanno permesso che non restasse sola. Non è stato facile per lei imparare ma “La tecnologia è nostra amica, mi ha letteralmente salvata dalla depressione – sottolinea – soprattutto nel primo anno di lontananza- se non avessi avuto le lettere di mia nipote, sono certa che mi sarei lasciata andare. Vorrei tanto fare capire ai nostri ragazzi, che noi vecchi abbiamo bisogno di loro, ma anche loro di noi”.

La pandemia ci tiene separati, almeno fisicamente, ma è possibile combatterla. Nonna Rosa ci ricorda l’importanza di far sentire la nostra vicinanza e a palesare le nostre emozioni, i nostri sentimenti, ai nonni, agli amici o ai parenti lontani, attraverso le parole, non importa se con una telefonata o con dei messaggi o con le lettere. Facciamolo, senza pudore, l’amore non ha bisogno di scuse ma solo di essere dimostrato.

Stefania Vezzani

Collaboro col giornale dal 2013. La mia indole, allegra e cordiale, mi aiuta ad affrontare la vita con ottimismo.

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