19 Aprile 2024

Il giornale di Cinisello Balsamo e Nord Milano

Non riescono a pagare le bollette, “il comune li lascia senza luce”

Dodici bambini e un neonato senza luce e senza acqua calda. Accade a Sesto San Giovanni in questi giorni di particolare freddo che precedono il Natale. I fatti sono stati denunciati dall’Unione Inquilini sestese e riguarda alcuni appartamenti a cui manca l’emergia elettrica poichè gli inquilini non hanno pagato le bollettee. Le famiglie in questione vivono in condizioni di disagio economico nel residence Fiorani, alloggiate dal comune all’interno del Progetto Arca. Il Partito Democratico cittadino attacca la giunta del sindaco De Stefano a cui imputa i disagi patiti dalle famiglie: “Non esiste nessuna ragione: né amministrativa né politica per cui si possa lasciare al buio qualcuno, e infatti l’amministrazione si è vista recapitare una diffida dallo stesso Sindacato. È davvero grottesco che l’avvio dei festeggiamenti con tanto di accensione dell’albero di Natale non riguardino anche queste famiglie e i loro bambini, che in difficoltà economica, non hanno avuto nemmeno la possibilità di concertare una soluzione per questi mesi di gelo e freddo. Rimane da chiedersi come questo Sindaco e la sua amministrazione trovino il modo di giustificare anche questo atto barbaro e incivile: la povertà non è una colpa, men che meno dei bambini. Ci adopereremo perché azioni di solidarietà possano essere messe in campo e sostenute perché se c’è un anno in cui tutti si meritano delle festività serene è sicuramente il 2020”. Alle accuse reagisce la giunta, con le parole dell’assessora alle politiche sociali Roberta Pizzochera: “In via Fiorani nel 2016 vennero alloggiati da Fondazione Arca 9 nuclei familiari, molti dei quali provenienti anche da fuori Sesto, al costo di 1.700 euro al mese per ciascun appartamento. I progetti avrebbero dovuto durare 6 mesi, superati abbondantemente. Queste famiglie permangono in quello stabile di proprietà di un’azienda privata che ha avuto rapporti contrattuali solo ed esclusivamente con Fondazione Arca. Sostenere che il Comune avrebbe staccato le utenze è una vera e propria calunnia. Le utenze le ha disattivate la proprietà con cui aveva rapporti solo Fondazione Arca, che non si è interessata dello stato delle famiglie”.

Redazione "La Città"

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